Ancelotti sceglie il Real: “Meglio del Milan". E sul suo ritiro…

Le dichiarazioni dell'allenatore italiano alla vigilia del match di Liga contro l'Alaves
Ancelotti sceglie il Real: “Meglio del Milan". E sul suo ritiro…© EPA

Ancelotti è pronto a festeggiare le trecento panchine con i Blancos "Ho avuto la grande fortuna di allenare grandi club, come il Milan, per il quale nutro un affetto speciale. Ma il Real Madrid è il miglior club del mondo, su questo non ci sono dubbi" - ha detto il tecnico in conferenza stampa in vista del match contro l'Alaves. L'allenatore ha fatto chiarezza anche su Bellingham, sul suo futuro e sul ballottaggio tra stelle in attacco.

Real Madrid-Alaves, la conferenza di Ancelotti

Ancelotti ha fatto chiarezza sulla condizione fisica di Bellingham e della squadra: "È guarito, anche se ha bisogno di una protezione alla spalla per essere più sicuro. Può giocare e giocherà. Carvajal invece ha bisogno di qualche altro giorno. Riposerà Mbappé e giocherà Endrick? Lo vedrete domani. Ma ci saranno delle rotazioni. Il giovane brasiliano sta facendo bene ovunque lo metta: attaccante, ala... è sempre molto bravo. Gli chiedo di avere pazienza e lui lo capisce perfettamente, perché si allena e vive ogni giorno con i migliori attaccanti del mondo. Ha capito il suo ruolo e dico davvero che sta guadagnando tante posizioni. La sua professionalità è altissima, è una persona molto matura. Siamo felici: giocherà i suoi minuti, le sue partite. Com'è possibile che una squadra che "gioca così male" non perda da 38 giornate? Non posso spiegarvelo (ride, ndr). Per me non giochiamo male; la cosa che più colpisce è che il Real Madrid, in questi anni, non ha avuto un'unica identità: blocco basso, transizioni, possesso palla, abbiamo provato tutto. Il fatto di non avere un'identità chiara fa pensare che non abbiamo “un gioco”. Ed è vero. Ne abbiamo molti".

Le 300 partite con il Real, il tema infortuni e il ritiro

Sulle 300 partite con i Blancos: "Ho avuto la grande fortuna di allenare grandi club, come il Milan, per il quale nutro un affetto speciale. Ma il Real Madrid è il miglior club del mondo, su questo non ci sono dubbi. Essere su questa panchina trecento volte non dico che sia un miracolo, ma tant'è. Se ho già deciso quando ritirarmi? No. Mi piace fare questo lavoro e la mia fatica non è paragonabile a quella dei giocatori. Forse mentale, perché è vero che ci sono pressione e responsabilità, ma mi piace. Per ora non ho data di scadenza. Continuo, mi piacerebbe allenare per molti anni". Sul tema infortuni legato alle tante partite: "Voglio dirvi che sono molto triste per l'infortunio di giocatori importanti come Ter Stegen (qui le immagini), uno dei migliori portieri del mondo. Spero che si riprenda presto. Al momento non possiamo fare molto, perché come ho detto non cambierà nulla in questa stagione, ma possiamo riflettere. Il mondo del calcio deve farlo". Infine su Mendy, spesso non convocato dalla Francia: "Siamo contentissimi, ha rinnovato il contratto. Sta molto bene, il suo livello difensivo è di altissimo livello. Non è che abbia difficoltà con la palla, ma non gli chiedo di fare il lavoro che fanno gli altri terzini. Abbiamo un’ala sinistra molto forte, quindi non c’è bisogno di chiedergli molto in fase offensiva. Potrebbe farlo, ma non glielo chiediamo. È meglio che resti indietro perché a volte deve lavorare in inferiorità".

 

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