Juni Calafat, chi è l’architetto ombra del Real Madrid

Responsabile del mercato, con un occhio di riguardo al Sud America, è l’artefice degli acquisti più importanti degli ultimi dieci anni delle Merengues
Juni Calafat, chi è l’architetto ombra del Real Madrid

Scrivi Real Madrid e pensi subito a Florentino Perez, l’uomo che ha costruito la squadra capace di circumnavigare la Champions League più e più volte, rendendo quella maglia bianca il sogno di tanti calciatori e tantissimi tifosi nel mondo. È lui l’uomo delle decisioni finali, è lui quello che compare in conferenza stampa, è suo il sorriso sornione di chi la sa lunga, Super Lega compresa. È sempre lui il ‘politico’ capace di costruire Valdebebas grazie alle sue amicizie: potremmo dire che, in questo senso, Valdebebas sta al Real Madrid come la Continassa sta alla Juventus; per capirci. In realtà i Blancos si muovono sul mercato con una triade, perché insieme al presidentissimo ci sono anche José Angel Sanchez, direttore generale, e Juni Calafat, responsabile del mercato, in particolare di quello internazionale. 

In principio fu Casemiro

Il primo acquisto importante, e decisivo per le sorti del Real, fu il brasiliano Casemiro nel 2013, fatto maturare tra Real Madrid Castilla e Porto prima di diventare una colonna delle Merengues. Poi, dopo tre anni, la stessa sorte toccò all’uruguaiano Federico Valverde, anche se invece che in Portogallo si fece le ossa con il Deportivo La Coruna. Acquistato per 5 milioni di euro, su consiglio di Ramon Martinez, dal Penarol, adesso ha un valore di mercato che si aggira sui 120. Perché al di là dei grandi acquisti, quali Jude Bellingham e Kylian Mbappé – anche se il primo preso a 120 oggi vale sul mercato 180 milioni di euro –, l’idea era quella di intercettare giovani promettenti, irrobustire la rosa del Real Madrid e, al tempo stesso, farla ‘lievitare’ dal punto di vista economico. Vinicius Jr è costato 45 milioni e oggi ne vale 180, Rodrygo lo stesso e adesso ha un valore di 110, Camavinga preso a 31 potrebbe essere rivenduto a 100, Militao 50 per 60, Tchouamenì 80 per 100, Güler 20 per 45 ed Endrick, ultimo arrivato, 47,50 per 60. Nel caso di Vinicius Jr e Rodrygo, oltretutto, Juni Calafat è riuscito a bruciare sul tempo i rivali del Barcellona e questo, come recitava una vecchia pubblicità, non ha prezzo. 

Sentimento e… giudizio

Calafat è nato a Madrid nel 1972 ma è cresciuto in Brasile, chi lo conosce da vicino lo descrive come una persona matta per il calcio, una passione profonda, irrobustita da una conoscenza dei movimenti sudamericani, raffinata da una rete di scouting della quale Juni è il deus ex machina. L’archivio multimediale rifinisce le competenze di una squadra che in questi anni ha dato grandi soddisfazioni al Real Madrid e a Florentino Perez, che ha sempre l’ultima parola sugli acquisti, non tanto e non solo per i soldi, quanto per la crescita dell’aura intorno al club: club che ha superato il miliardo di euro di ricavi, prima società di calcio al mondo. Ora è chiaro che per prendere Bellingham e Mbappé non ci siano volute chissà quali competenze e, allo stesso tempo, ci sono stati degli errori – da Jovic a Lucas Silva, a Reinier, per esempio –, ma quello che conta è l’insieme e se è la somma che fa il totale Juni Calafat può dormire sonni tranquilli. O quasi, visto che si è fatto sfuggire l’acquisto di Yoro mentre sta tenendo d’occhio Davies (Bayern Monaco) e, soprattutto, il giovane talento argentino Franco Mastantuono, sedicenne del River Plate. Considerato il nuovo Messi potrebbe arrivare presto al Real Madrid Castilla per farsi le ossa robuste e regalare nuove gioie ai tifosi del Real Madrid. Ecco, avete presente quando i nuovi acquisti entrano al Santiago Bernabeu? Quell’ombra in disparte che si fatica a intravedere? Ecco quella è l’ombra di Juni Calafat, “más que un scout”.

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