Pagina 2 | Girona, tutti all'attacco: i segreti della sorpresa di questo avvio di Liga

BARCELLONA - La capolista che non ti aspetti. A sorprendere di più del fatto che il Girona sia in vetta, assieme al Barcellona, alla classifica della Liga non sono i 16 punti dopo sei giornate, ma il modo in cui sono arrivati. E già, perché lontano da ogni stereotipo di "piccola e catenacciara", la squadra di Michel gioca a calcio con un entusiasmo e una voglia di offendere che di piccolo e catenacciaro non hanno davvero nulla. E, del resto, già la scorsa stagione il club catalano, uno dei satelliti della galassia City, aveva dimostrato di poter provocare più di un grattacapo ai cosiddetti top team, mettendo in grossissime difficoltà il Barça al Camp Nou e umiliando il Real Madrid a Montilivi.

Girona, le idee di Michel

Tutto ruota intorno alle idee del proprio allenatore che, nonostante abbia dovuto fare a meno in estate di alcuni dei propri uomini più importanti (vedi il laziale Taty Castellanos, giustiziere, l'anno scorso, di Ancelotti con quattro gol nella stessa partita), è riuscito a dare continuità al proprio brillante progetto tattico: «I dati sono buoni, ma dopo sei giornate non sono importanti - ha spiegato Michel in vista della sfida di domani sera in casa del Villarreal -. Preferisco quelli che dicono che nel 2023 siamo la squadra che ha fatto più punti dopo Barça, Real e Atlético».

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"Essere primi non è rilevante"

Meglio, però, restare con i piedi per terra: «Il Villareal è uno squadrone che gioca regolarmente in Europa. Sarà una gara molto complicata, ma l'affronteremo con una mentalità positiva coscienti che di fronte avremo una delle migliori squadre del torneo». Giusto così, sebbene i tifosi biancorossi abbiano voglia di spostare l'asticella più in alto: «Per quanto mi riguarda, occupare ora posizioni Champions o essere primi non è rilevante. Do maggior valore a quello che stiamo facendo e la mia felicità è quella di veder giocare i miei giocatori e di vederli eseguire in campo quello che gli diciamo durante la settimana».

Ancelotti e Xavi hanno la rivale

Spostandoci nella capitale, l'unica buona notizia per Carlo Ancelotti è che domani pomeriggio il suo Real Madrid tornerà in campo. Come spesso accade, il passato sta a zero. E poco importa se, prima della dolorosa sconfitta nel derby, Carletto aveva inanellato un filotto di sei vittorie in altrettanti incontri: «È stata colpa mia». A chi gli ha discusso la decisione di giocare senza un centravanti di ruolo, l'emiliano ha risposto che «il problema è stato difensivo e non offensivo». Argomento caldo anche a Barcellona: «Non so se Ancelotti si è sbagliato o no. Non voglio immischiarmi», la secca risposta di Xavi chiamato a difendere, stasera a Maiorca, il primato appena conquistato.

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"Essere primi non è rilevante"

Meglio, però, restare con i piedi per terra: «Il Villareal è uno squadrone che gioca regolarmente in Europa. Sarà una gara molto complicata, ma l'affronteremo con una mentalità positiva coscienti che di fronte avremo una delle migliori squadre del torneo». Giusto così, sebbene i tifosi biancorossi abbiano voglia di spostare l'asticella più in alto: «Per quanto mi riguarda, occupare ora posizioni Champions o essere primi non è rilevante. Do maggior valore a quello che stiamo facendo e la mia felicità è quella di veder giocare i miei giocatori e di vederli eseguire in campo quello che gli diciamo durante la settimana».

Ancelotti e Xavi hanno la rivale

Spostandoci nella capitale, l'unica buona notizia per Carlo Ancelotti è che domani pomeriggio il suo Real Madrid tornerà in campo. Come spesso accade, il passato sta a zero. E poco importa se, prima della dolorosa sconfitta nel derby, Carletto aveva inanellato un filotto di sei vittorie in altrettanti incontri: «È stata colpa mia». A chi gli ha discusso la decisione di giocare senza un centravanti di ruolo, l'emiliano ha risposto che «il problema è stato difensivo e non offensivo». Argomento caldo anche a Barcellona: «Non so se Ancelotti si è sbagliato o no. Non voglio immischiarmi», la secca risposta di Xavi chiamato a difendere, stasera a Maiorca, il primato appena conquistato.

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