BARCELLONA (Spagna) - La relazione tra il Barcellona e Arthur ha tutte le caratteristiche della storia d’amore finita male. Dopo averlo convinto e illuso di poter essere il nuovo Xavi Hernández, il club blaugrana l’ha scaricato. E poco importa se l’ha fatto anche e soprattutto per motivi di bilancio. Un addio arrivato, tra l’altro, proprio quando il centrocampista brasiliano era sicuro di poter diventare una pedina importante del Barça del futuro. Un rospo difficile da inghiottire, men che meno quando il sipario è destinato a calare in differita costringendoti, nel frattempo, a continuare a vestire la camiseta del club che ha ferito profondamente il tuo orgoglio. Ed è per questa ragione che, a differenza di quanto sta succedendo a Torino con Miralem Pjanic, gli ultimi due mesi di stagione di Arthur si stanno rivelando molto complicati. Prova ne sia che, da quando il club blaugrana ha comunicato in maniera ufficiale lo scambio con la Juventus, Arthur ha giocato esclusivamente 4 minuti, mentre Maurizio Sarri, al netto della partita di ieri contro l’Atalanta, ha continuato a scommettere sul centrocampista bosniaco, facendogli disputare 282 minuti (su 360). Insomma, due modi completamente opposti di dire addio.
Obiettivo Champions
La stagione, tuttavia, non è ancora finita e Arthur - assente, ieri, a Valladolid a causa di una tonsillite - potrebbe ancora risultare utile a Quique Setién. Se non in campionato, quantomeno in Champions League. Cominciando proprio dalla sfida contro il Napoli che il prossimo 8 agosto visiterà il Camp Nou per disputare la gara di ritorno degli ottavi di finale. E sarà proprio in quel giorno che capiremo se il tecnico del Barcellona ha intenzione di contare su di lui o non ne vuole proprio sapere. E già, perché contro gli uomini di Rino Gattuso, l’allenatore cantabro dovrà fare a meno degli squalificati Sergio Busquets e Arturo Vidal. Dopo l’1-1 ottenuto al San Paolo lo scorso 25 febbraio, i blaugrana potrebbero avere bisogno delle sue caratteristiche di palleggiatore per ridurre i giri di una partita che gli azzurri vorranno mantenere alti, almeno fino a quando saranno obbligati a segnare un gol per ribaltare l’eliminatoria. Non a caso, negli ultimi giorni, la stampa catalana ha provato a far riflettere Setién sull’opportunità di dargli una chance: “L’ostracismo non conviene a nessuna delle due parti”, assicura Mundo Deportivo.