Il Madagascar non si ferma più

In Coppa d'Africa prosegue la corsa della nazionale malgascia che all'esordio alla fase finale supera anche l'RD Congo e accede ai quarti
Il Madagascar non si ferma più

TORINO – Il Madagascar non si ferma più e continua a stupire un continente. La Coppa d'Africa che turno dopo turno perde le sue certezze, vedi l'Egitto paese ospitante e il Camerun detentore del trofeo, annota la corsa di questa matricola terribile che rappresenta un'isola e conta qualcosa come un milione di abitanti, nazionale a quota 108 nel ranking Fifa. Eppure ieri a Alessandria idealmente sugli spalti era accomodata tutta la nazione, un'onda travolgente di passione contagiosa confermata dalla presenza in tribuna d'onore del presidente nazionale Andry Rajoelina. Di solito i politici si fanno vedere quando si celebra l'ultimo atto, ma in Madagascar ogni partita vale come una finale. Le Barea sono diventati degli idoli nazionali, così come il tecnico che li ha ispirati, il francese Nicolas Dupuis, un ct part-time che divide il suo impegno tra la nazionale malgascia e la squadra francese Football Club Fleury 91, specializzata nel crescere giovani calciatori. Alla prima partecipazione alla fase finale della Coppa d'Africa, ieri il Madagascar ha eliminato ai rigori l'RD Congo, 2-2 il risultato dopo i tempi supplementari, accedendo ai quarti di finale ancora imbattuto dove attende la vincente della sfida odierna tra Ghana e Tunisia, che di trofei continentali ne hanno collezionati 5 in totale. La nazionale che si ispira agli zebù, animale che appare stilizzato nello stemma ufficiale e sulle maglie, allinea giocatori dai cognomi impossibili da memorizzare - esempio la stella Charles Andriamanitsinoro, attaccante dei sauditi dell’Al-Adalah -, ma sta tenendo fede allo slogan coniato dai tifosi accorsi in Egitto, “never give up”, non mollare mai, per proseguire un sogno che nessuno all'inizio del cammino avrebbe potuto immaginare.

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