Lipsia, diamanti in vetrina: gol a grappoli e talento esagerato

Openda cerca la conferma, Xavi Simons e Sesko la consacrazione. E poi c’è il nuovo gioiello Nusa, classe 2005 e in gol all’esordio dopo pochi secondi
Lipsia, diamanti in vetrina: gol a grappoli e talento esagerato© EPA

C’è sempre enorme curiosità per vedere il primo turno di Dfb-Pokal che si gioca all’inizio di agosto, perché è il kick-off della nuova stagione ufficiale in Germania: prima di giocare in Bundesliga le squadre si rodano in Coppa, scendendo in campo anche contro squadre di categorie minori. Partite che lasciano il tempo che trovano per gli spettatori neutrali, ma non per i tifosi e gli appassionati, perché sono i primi assaggi. E quello del RB Lipsia, che ha comodamente vinto 1-4 contro il Rot-Weiss Essen, è di quelli davvero gustosi. Basta guardare la colonnina dei marcatori del club targato Red Bull: Sesko, Openda, Nusa, Xavi Simons. Praticamente un concentrato di talento di quelli da perdere la testa.

Lipsia, un attacco pieno di talento

Due sono di proprietà del club già dall’anno scorso, ovvero Lois Openda e Benjamin Sesko, uno è tornato in prestito dicendo no al Bayern, cioè Xavi Simons, e l’ultimo è colui che è stato acquistato per non far rimpiangere Dani Olmo, ceduto per 60 milioni al Barcellona. Pur con caratteristiche diverse, Antonio Nusa è uno dei talenti più osservati d’Europa, passaporto norvegese e scuola belga visto che l’ultimo triennio lo ha trascorso al Brugge, da cui il Lipsia lo ha pagato una ventina di milioni di euro.

Quattro diamanti neanche troppo grezzi che fanno 85 anni in 4 se dovessimo stare a fare un conto totale: i 21 dei classe 2003 Sesko e Simons, i 19 di Nusa e i 24 di Openda, che a momenti passa per il veterano dell’attacco ma che di fatto è ancora nel pieno sviluppo della sua carriera. Marco Rose ha un obiettivo, come del resto anche l’anno scorso: riuscire a farli coesistere il più possibile, perché a Lipsia l’indicazione è sempre la stessa. Prima il talento, poi l’equilibrio.

Hanno una valutazione complessiva di mercato che supera i 200 milioni, anche se di fatto da Xavi i Roten Bullen - salvo clamorosi scenari di riscatto a fine stagione, al momento piuttosto improbabili anche per le richieste del Psg che è proprietario del cartellino - non ci vedranno un euro. Poco male, visto che Sesko una settantina di milioni già li vale, anche se ora deve legittimarli con i gol: l’anno scorso è arrivato a 18 in circa 2mila minuti in campo.

Openda ne ha segnati 10 in più, giustificando gli oltre 40 milioni pagati dal Lipsia al Lens: era arrivato per sostituire Nkunku e ci è riuscito benissimo finora. Nusa, invece, non si è ancora ‘stappato’: ha segnato 7 gol in 86 partite in Belgio. Non si può dire che la sua stagione tedesca però sia partita col piede sbagliato, anzi. Come del resto quella dei suoi compagni d’attacco. Un gol a testa. E se questo è l’inizio…

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