"Meravigliosa minoranza": l'Espanyol è tornato subito in Liga

Con la promozione dei cugini del Barcellona si sono chiusi i top campionati europei: è il secondo salto in alto dei biancoazzurri negli ultimi quattro anni
"Meravigliosa minoranza": l'Espanyol è tornato subito in Liga© EPA

Sembra incredibile, con gli Europei in corso già da una decina di giorni, ma solo ieri si è smesso di giocare nei top campionati europei. Nella Segunda Division, la serie B spagnola, è andato in scena l'ultimo atto con la finale di ritorno dei playoff: l'Espanyol, battendo 2-0 il Real Oviedo, che si era imposto 1-0 nel match di andata, torna in Liga dopo un solo anno. E Barcellona ritrova il suo derby più sentito. Negli ultimi quattro anni è già la seconda volta che il club catalano retrocede e risale. Ora si cerca un po' di stabilità, quella che dal 1994 al 2020 non era mai mancata. L'obiettivo è evitare che venga appiccicata l'etichetta di "equipo elevador", squadra ascensore, con il su e giù. Ciò che il popolo biancoblù teme maggiormente. Il vissuto smentisce categoricamente tutto questo, ma si sa che basta poco per far partire gli sfottò dei tifosi rivali. 

La storia 

Con quattro Coppe di Spagna (l'ultima nel 2006) e un Intertoto (1968), quelli dell'Espanyol sono sempre stati - ragionevolmente - i cugini poveri di Barcellona. Paperino contro Gastone. I biancoazzurri, che non sono mai riusciti nemmeno ad avvicinarsi alla supremazia dei blaugrana. Già rimanere nella Liga (il prossimo sarà il campionato numero 88 in 124 anni di storia, è il quinto club più presente) o vincere un derby ogni tanto è il massimo al quale poter aspirare. Anche in Italia ci sono parecchi tifosi dell'Espanyol, squadra che ispira simpatia proprio per questo ruolo da eterna seconda in una delle città più belle del Mondo. 

Le partite casalinghe vengono disputate da una dozzina d'anni allo stadio Cornella-El Prat, ora Rcde Stadium o Stage Front Stadium per questioni di sponsorizzazione: 40.000 spettatori la capienza. E' uno stadio di proprietà, anche se l'immaginario popolare è ancora sintonizzato sul Sarrià, che ha ospitato l'Espanyol dal 1922 al 1997, nel cuore dei tifosi italiani per aver ospitato l'indimenticabile Italia-Brasile 3-2 del 5 luglio 1982. Per dodici anni la squadra ha giocato anche al Montjouic, lo stadio olimpico di Barcellona. Nel passato figurano allenatori del calibro di Heriberto Herrera, Marcelo Bielsa, Antonio Camacho, il mitico Ricardo Zamora, Mauricio Pochettino e Thomas Nkono. Quest'ultimi due sono stati anche tra i giocatori più noti ad indossare la maglia dell'Espanyol, insieme ad Alfredo Di Stefano, Samuel Eto'o Florin Raducioiu, Ivan de La Pena, David Silva ecc.

La squadra che ha vinto

La promozione di quest'anno porta la firma della combo-gol: il danese Martin Braitwhite (22 reti, inizialmente accettato non senza riserve dal popolo biancoazzurro per il suo recente passato con il Barça ) e il catalano doc Javi Puado (13 reti, prodotto di casa dopo essere stato scartato da bambino proprio dai cuginastri). In panchina c'è Manolo Gonzalez, che l'Espanyol ha pescato dalle minors, facendogli prima allenare la squadra B. C'è un progetto tecnico-tattico, quindi, in questa rinascita con l'immediato ritorno in Liga.  

Senso di appartenenza

L'Espanyol è pur sempre la quinta squadra spagnola per campionati nella serie A spagnola: davanti ha solo Real Madrid, Barcellona e Valencia. Parlare di un piccolo club di provincia, non ha proprio senso. Più giusto definirla, come fanno in Catalogna, "maravillosa minoria" (meravigliosa minoranza). Certo non è facile abitare a Barcellona e tifare Espanyol, ma i tifosi di quest'ultimo possono sempre ricordare che la loro squadra è stata fondata da spagnoli mentre il Barça da uno svizzero (Gamper). Curioso il modo per diventare socio dell'Espanyol: chiunque può esserlo. Si può comprare un "entrada general" ed essere il tifoso cosiddetto "occasionale" anche dopo che è iniziato il campionato oppure può essere un socio-abbonato con la tessera che ti dà diritto ad assistere alle partite. Attenzione però: se salti un tot numero di partite (cambia di volta in volta) non hai diritto a rinnovare l'abbonamento per l'anno successivo. Quest'anno l'Espanyol aveva 25.000 soci-abbonati su un totale di 35.000 soci in totale. Il socio ha sempre il 10% sui biglietti, merchandising più eventi che portano in alcune partite ad acquistare il biglietto a prezzi ribassati per sè e per l'amico. 

Altro che "equipo elevador". Anche l'Espanyol è "mas che un club".  

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