Chiellini d’America, la leggenda continua: possibile bis in MLS col Los Angeles

L’ex capitano della Juventus si gioca il titolo contro il Columbus Crew. Negli avversari è italiano il director of performance, Federico Pizzuto
Chiellini d’America, la leggenda continua: possibile bis in MLS col Los Angeles© EPA

Sabato, alle 22 ora italiana, Giorgio Chiellini, con il Los Angeles FC, tenterà di bissare la conquista della MLS dopo la vittoria dello scorso anno, in finale contro il Philadelphia Union: 3-3 ai supplementari e 3-0 ai rigori. Gli oroneri ebbero la fortuna di poter giocare in casa la sfida decisiva, fortuna che questa volta, però arride al Columbus Crew che avrà dalla sua la maggior parte degli spettatori presenti al Lower.com Field, capace di contenere poco più di 20mila spettatori. I losangelini, nei playoff, hanno stravinto contro i Vancouver Whitecaps FC, allenati dal fiorentino Vanni Sartini, battuto di misura i Seattle Sounders FC e vinto bene la finale di Conference contro la Dynamo Houston FC. I gialloneri dell’Ohio, invece, hanno eliminato l’Atlanta United FC, Orlando City SC e vinto la finale di Eastern contro FC cincinnati, le ultime due sempre ai tempi supplementari.

Alla caccia del secondo titolo

Giorgio Chiellini è il vice capitano di una squadra nella quale il capitano è il messicano Carlos Vela, vera stella dei losangelini, anche se nessuno della rosa ha vinto quanto il difensore italiano il quale da quando è arrivato ha già messo in bacheca un titolo MLS, due Western Conference consecutive e una Supporters’ Shield, il trofeo assegnato alla squadra della Major League Soccer che ottiene il maggior numero di punti nella classifica generale della stagione regolare, quella che in Italia sarebbe già campione. Escludendo le serie minori e alcuni trofei giovanili, se il Los Angeles FC vincesse per Chiellini sarebbe il trofeo numero 25 a 39 anni e tanta voglia ancora di giocare e di divertirsi con una palla tra i piedi: basta vedere le foto dei festeggiamenti per la conquista della coppa di Conference. La quale, però, sarebbe solo un contentino se non dovesse arrivare quella più prestigiosa.

L’avversario: il Columbus Crew

Vincere due volte consecutive il campionato non è mai facile, anche negli Stati Uniti. Ci è riuscito il DC United all’inizio della MLS, 1996 e 1997, poi il Los Angeles Galaxy di David Beckham, 2011 e 2012. I gialloneri dell’Ohio hanno già conquistato due titoli, il primo nel 2008 e il secondo nel 2020, perdendo nel 2015 la finale contro i Portland Timbers. Sulla panchina siede il francese Wilfried Nancy, ex difensore che ha iniziato ad allenare in Canada nel settore giovanile del Montreal Impact per poi diventare allenatore in seconda della prima squadra e farsi le ossa al CF Montreal. È arrivato a Columbus quest’anno, qualificandosi ai playoff come terzo con 57 punti, stessa posizione del Los Angeles FC che ne ha fatti 52 nell’altra Conference. Director of performance è l’italiano Federico Pizzuto, arrivato in Ohio dal Portogallo, dove ha lavorato con il settore giovanile dei Dragoes di Oporto, e cresciuto all’ombra di Gregg Berhalter, attuale Ct degli Stati Uniti, fino a diventare il numero uno della preparazione atletica del club; storia già raccontata sulle pagine di Tuttosport.

Sfida tra bomber

Il Columbus Crew ha segnato di più nella stagione regolare, ma ha anche subito molti gol, mentre il Los Angeles FC ne ha presi meno, segnando con il conta gocce. Entrambe le squadre vantano due bomber di razza. I gialloneri hanno il colombiano Juan Camilo Hernandez, autore di 20 reti, gli oroneri Denis Bouanga, francese naturalizzato gabonese che ne ha fatti 24, entrambi quattro nei playoff a dimostrare che quando conta loro ci sono sempre. Il ragazzo di Le Mans, nel giro della nazionale africana, ha giocato sempre in Francia prima di arrivare nel 2022 sulla West Coast e iniziare a vincere con i losangelini, diventando quest’anno anche capocannoniere della CONCACAF Champions League, che hanno perso in finale contro i messicani del Leon. Il colombiano, invece, dopo qualche esperienza in patria ha vagato tra Inghilterra e Spagna, e pure lui è arrivato nella East Coast l’anno scorso, con un battesimo pessimo: è stato squalificato per tre turni dopo aver rivolto un insulto omofobo a un avversario nella partita contro il Portland Timbers del 18 settembre 2022; davvero pessimo. Nel 2026 negli Stati Uniti ci sarà il tanto atteso secondo Mondiale, dopo quello del 1994 e l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media a stelle e strisce per questa finale è una delle tante cartine tornasole. Per Chiellini e Pizzuto, invece, l’occasione per ripetersi: la sfida nella sfida.

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