Notts County promosso in League Two: festa a Torino per i "gemelli" della Juve

Il club più antico d’Inghilterra batte il Chesterfield a Wembley e sale in quarta serie: in un pub del centro si scatena la festa degli juventini
Notts County promosso in League Two: festa a Torino per i "gemelli" della Juve© Getty Images

Wembley e Torino non sono mai state così vicine. La promozione del Notts County in League Two - ottenuta grazie al successo nella finale playoff di National League contro il Chesterfield ai calci di rigore - è una storia che naturalmente riguarda da vicino il mondo Juventus. Per una tradizione che lega indissolubilmente i due club, per un passato con radici di amicizia talmente profonde da coinvolgere anche il presente.

Notts County-Juve, il motivo del legame

Il Notts County ha una tradizione indissolubilmente legata alla Juventus. Il motivo è storico. Nel 1903, infatti, la Juventus era alla ricerca di una maglia che non scolorisse, come capitava invece alle divise rosa dell’epoca, il colore originario della Vecchia Signora. John Savage, primo giocatore non italiano della storia juventina, chiese aiuto ad un amico in Inghilterra. Quest'ultimo, originario di Nottingham nonché tifoso del Notts County, spedì a Torino le divise delle Magpies. Il resto è storia: da quel momento la Juventus ha iniziato a vestire la casacca bianconera. L'8 settembre 2011, per l'inaugurazione dello Stadium, fu proprio il Notts County la squadra affrontata dai padroni di casa. Così gli inglesi sono stati i primi a calpestare l'erba del nuovo tempio bianconero.

Notts County in League Two, festa a Torino

Con questo spirito, un gruppo di tifosi bianconeri si è ritrovato ieri all'Huntsman, uno dei pub più famosi di Torino. Un angolo del locale è stato dedicato a Chesterfield-Notts County, un playoff vissuto con grande trasporto oltre la Manica. C'era in palio la promozione nella quarta serie: a Wembley si sono presentati quasi 30 mila tifosi della compagine di Nottingham, visto che il Notts County è il più antico club professionistico d'Inghilterra. La partita, la cui visione è stata resa possibile grazie all'iscrizione alla piattaforma BT Sport dei due amici bianconeri Giorgio Zunino e Luigi Tizzoni, ha catalizzato l'attenzione di tutti coloro che entravano all'Huntsman. Chi guardava Salernitana-Atalanta e subito dopo Spezia-Milan ha scelto di prendersi una pausa per gustarsi il Notts County. Perché il match ha assunto tratti mistici. Il Chesterfield passa in vantaggio dopo sei minuti su rigore con Dallas e il Notts County non vede neanche uno spiraglio di luce. La gara si complica notevolmente e la gente, davanti al maxi-schermo dell'Huntsman, inizia a moltiplicarsi. I minuti finali sono un thriller, risolto da Bostock: l'1-1 al minuto 88 porta le due squadre ai supplementari. Il Chesterfield, dopo 180 secondi, realizza il 2-1 con Dobra. Il gol sembra tagliare le gambe al Notts. Anche il pubblico torinese, con testa e cuore a Wembley, si agita. La beffa si sta consumando, ma la zampata di Rodrigues nel secondo tempo supplementare porta il match ai rigori: è di Cedwyn Scott il pallone che scotta di più, ma il subentrato insacca e fa esplodere i tifosi della Juventus presenti al pub per seguire il Notts County. Il sogno diventa realtà. Scorrono fiumi di birra per festeggiare, non soltanto a Wembley ma anche a Torino. I rappresentanti dell’Italian Magpies, il club italiano ufficiale della squadra inglese, impazziscono di felicità. E con loro anche tutte le persone che non sono riuscite ad esserci all’Huntsman: i telefoni squillano e le chat di Whatsapp vengono intasate da video e audio.

Notts County e Juve, due passioni

Volevano essere tutti a Wembley, ma è come se ci fossero andati. Zunino e Tizzoni, in coro, spiegano: «Il Notts County, grazie alla Juventus, è diventata la nostra passione. Ormai il nostro calcio si limita solo ed esclusivamente a queste due squadre, che sono entrate nella nostra quotidianità: ci siamo goduti questo pomeriggio all’Huntsman. E adesso...si va in League Two!». La prossima festa la immaginano per l’Europa League, ma prima c’è da scalare la montagna della trasferta di Siviglia.

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