TORINO - Una macchina da gol che con il passare degli anni è diventata sempre più seriale e letale. Aleksandar Mitrovic si è guadagnato una rispettabilità internazionale con una dura gavetta vissuta con club nobili, ma non di prima grandezza: Partizan, Anderlecht, Newcastle e Fulham. Eppure il bomber serbo di Smederevo, città che si affaccia sulle rive del Danubio, ha trovato il modo di farsi notare spazio a suon di gol e con un palmarés comunque di tutto rispetto dove brillano un titolo europeo con la nazionale Under 19 (2013) e poi un campionato serbo, uno belga e due promozioni da primo della classe nella Championship inglese. Mitrovic è ormai un finalizzatore completo, tecnico e potente, in grado di sostenere da solo il peso dell'attacco o di attirare su di sé le attenzioni delle difese avversarie creando così spazio per un compagno d'attacco come in nazionale con Dusan Vlahovic o Luka Jovic. Con 50 reti in 76 match ha già fatto meglio di Cristiano Ronaldo e Leo Messi.
IL PERSONAGGIO Tifoso sin da bambino di Partizan e Newcastle - guarda caso club per i quali ha giocato -, Mitrovic dal gennaio 2018 “lavora" a Londra, ufficio allo stadio Craven Cottage in maglia Fulham con il quale ha segnato finora 102 gol ufficiali. I bianconeri in Inghilterra sono considerati un club “yo-yo" perché da sei stagioni alternano promozioni e retrocessioni ad anni alterni con Mitrovic sempre grande protagonista in Championship (81 gol) e un po' meno in Premier League. Un andamento destinato a cambiare alla luce della prepotente partenza del bomber serbo in questa estate pre-Mondiale: nella classifica dei cannonieri viaggia ad una media vicina ad un gol a partita alle spalle della scatenato Erling Haaland. Mitrovic però il norvegese l'ha messo alle sue spalle in Nations League dove, a parità di reti segnate nel torneo (6), ha portato la Serbia alla promozione nella prestigiosa Lega A proprio ai danni della selezione scandinava. Un ghiotto antipasto per il bomber che ora punta deciso l'appuntamento iridato del Qatar dove si presenta con l'etichetta di miglior goleador nella storia della nazionale balcanica: cifra tonda, 50 davanti due icone come Savo Milosevic (37) e Predrag Mijatovic (26), dal primo segnato alla Croazia nelle qualificazioni mondiali verso Brasile 2014 a quello realizzato nei minuti finali al Portogallo lo scorso novembre che ha regalato alla Serbia il pass diretto per la fase finale. Il debutto è già segnato sul calendario, 24 novembre contro il Brasile.