E le plusvalenze Osimhen e Manolas?
Nel frattempo vale la pena ricordare come la celerità della giustizia sportiva abbia subito un leggerissimo rallentamento sulle altre questioni plusvalenze, tipo quella del Napoli per le operazioni Osimhen e Manolas, pure queste oggetto di un’indagine della magistratura e pure queste in attesa di rinvio a giudizio a Roma, ma evidentemente meno interessanti per la la Procura Federale. Dal 2022 a oggi, per la cronaca, le plusvalenze prodotte da scambi di giocatori sono continuate serenamente nel calciomercato italiano, consentendo a certi bilanci di stare in (precario) equilibrio, ma anche questo non ha stuzzicato la giustizia sportiva. Solo la Juventus ha pagato per una delle pratiche più diffuse nella contabilità calcistica italiana. E i suoi dirigenti continuano a pagare, solo loro, all’infinito. Forse il vero problema non è capire se qualcuno abbia o meno fatto una telefonatina ai dirigenti del Milan, ma capire come funziona il variatore di velocità della giustizia sportiva (e non solo sulle plusvalenze) e perché per certi dirigenti e presidenti scatta con le prime carte prodotte da un qualsiasi pm e per dirigenti e presidenti attende, paziente e garantista, un eventuale rinvio a giudizio (e poi chissà una condanna della giustizia ordinaria) senza aprire nemmeno un fascicolo.