Gravina è nei guai? Ecco cosa succede a Roma

La notizia della richiesta di sequestro di 140mila euro da parte della Procura di Roma riporta in primo piano la vicenda dei diritti tv della Serie C

Ma quindi Gravina è nei guai? Se lo stanno chiedendo tutti, in seguito alla notizia della richiesta di sequestro di 140mila euro da parte del pubblico ministero che sta indagando sul caso dell'autoriciclaggio che vede coinvolto il presidente della Federcalcio. La vicenda è di qualche mese fa. Gravina venne sospetto di non aver gestito con trasparenza la cessione dei diritti tv della Lega Pro di cui, era presidente dal 2015 al 2018. In particolare, l'ipotesi degli inquirenti è quella che Gravina abbia ricevuto una tangente mascherata da caparra per l'acquisto di libri antichi (di cui Gravina è collezionista) da parte di chi, poi, si era aggiudicato i diritti.

La bufera prima delle elezioni

L'accusa era stata respinta dal Giudice per le Indagini Preliminari, così come la richiesta di sequestro. Ma il Tribunale del Riesame di Roma si è riservato la decisione sull'appello presentato dai pm e potrebbe decidere di avviare al sequestro cautelativo dei 140mila euro. Gli avvocati di Gravina non temono conseguenze. Hanno rilasciato dichiarazioni molto fiduciose e ricordato come il Gip avesse rigettato la richiesta dei pm non riscontrando il cosiddetto "fumus" del reato. Tutto ora è nelle mani del Tribunale del Riesame. E la vicenda riapre lo bufera su Gravina proprio in periodo di elezioni federali.

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La decisione del Tribunale

La decisione del tribunale della Libertà arriverà nei prossimi giorni dopo l'udienza di oggi a cui hanno preso parte gli avvocati di Gravina, Fabio Viglione e Leo Mercurio. Il procedimento venne avviato nel marzo del 2023 a piazzale Clodio dopo un atto di impulso della Procura nazionale Antimafia su presunti illeciti emersi dall'inchiesta di Perugia su attività di dossieraggio che coinvolge, tra gli altri, Pasquale Striano. L'oggetto del procedimento riguarda presunte irregolarità tra cui la compravendita di una collezione di libri antichi nella disponibilità di Gravina.

Nell’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Roma abbiamo ribadito le condivisibili e puntuali argomentazioni del GIP che, nel giugno scorso, aveva rigettato la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura per la totale insussistenza dei reati ipotizzati. Il Presidente Gravina può andare a testa alta forte dell’assoluta correttezza delle sue condotte". Commentano così in una nota gli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, legali di Gabriele Gravina.

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Ma quindi Gravina è nei guai? Se lo stanno chiedendo tutti, in seguito alla notizia della richiesta di sequestro di 140mila euro da parte del pubblico ministero che sta indagando sul caso dell'autoriciclaggio che vede coinvolto il presidente della Federcalcio. La vicenda è di qualche mese fa. Gravina venne sospetto di non aver gestito con trasparenza la cessione dei diritti tv della Lega Pro di cui, era presidente dal 2015 al 2018. In particolare, l'ipotesi degli inquirenti è quella che Gravina abbia ricevuto una tangente mascherata da caparra per l'acquisto di libri antichi (di cui Gravina è collezionista) da parte di chi, poi, si era aggiudicato i diritti.

La bufera prima delle elezioni

L'accusa era stata respinta dal Giudice per le Indagini Preliminari, così come la richiesta di sequestro. Ma il Tribunale del Riesame di Roma si è riservato la decisione sull'appello presentato dai pm e potrebbe decidere di avviare al sequestro cautelativo dei 140mila euro. Gli avvocati di Gravina non temono conseguenze. Hanno rilasciato dichiarazioni molto fiduciose e ricordato come il Gip avesse rigettato la richiesta dei pm non riscontrando il cosiddetto "fumus" del reato. Tutto ora è nelle mani del Tribunale del Riesame. E la vicenda riapre lo bufera su Gravina proprio in periodo di elezioni federali.

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