"Prevenzione di fatti violenti”: cos'è l'articolo 25 e perché interessa a Inter e Milan

Capiamo la parte di codice di giustizia sportiva che può complicare la vita delle due milanesi nel quadro dell'inchiesta ultrà

Se ne sente parlare in continuazione, ma cos'è esattamente l'articolo 25 del codice di giustizia sportiva e perché deve interessare a Inter e Milan? L'articolo 25 del Codice Figc si intitola "Prevenzione di fatti violenti", ma più in generale parla dei rapporti fra le tifoserie organizzate e le società di calcio. È un articolo che è stato in buona parte ispirato da una legge dello Stato (la numero 41 del 2007), che era stata nata dopo l'omicidio Raciti del 2007 a Catania. Sull'onda dell'ennesimo e gravissimo fatto che coinvolgeva le frange oltranziste del tifo, si pensò di arginare il fenomeno e, soprattutto, di spezzare i legami fra ultrà e club di calcio. E il comma 10, recita esplicitamente: Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. Ovviamente gli ultrà non sono "associazioni convenzionate", quindi ogni contatto con loro è vietato e punito.

Cosa rischiano Inter e Milan

Punito come? Per i dirigenti c'è l'inibizione e una multa, per allenatori e giocatori squalifica e multa. Inter e Milan rischiano? Beh, l'inchiesta deve ancora finire, ma ci sono state già aperte ammissioni di colloqui e rapporti con gli ultrà da parte di dirigenti (Zanetti), allenatori (Inzaghi) e giocatori (Calabria). E ci sono intercettazioni di molti di quei dialoghi, così come video. Al di là di quello che dimostrerà l'inchiesta della Procura di Milano (ancora in corso), la Procura Federale sicuramente partirà dall'articolo 25 e dai quei rapporti vietati.

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