Tuchel tra le polemiche
Polemiche sterili, anacronistiche, figlie di un orgoglio che è ormai solo di facciata, e che vanno a rispolverare rivalità incise nella storia dell’Europa e mai del tutto sopite, ma che, oltre a trascendere i confini del calcio, appartengono a un mondo che non esiste più. Daily Mail a parte, però, le critiche alla FA per aver deciso di affidare al terzo tecnico straniero della sua storia, (i primi due erano stati Sven-Göran Eriksson e Fabio Capello), la guida della nazionale inglese sono arrivate anche da ex giocatori, ora popolari commentatori televisivi, come Gary Neville e Jamie Carragher. Anche qui, però, a parlare è più l’orgoglio che la realtà dei fatti. Infatti, secondo Neville la scelta di affidarsi a Tuchel penalizza ancora una volta la scuola inglese degli allenatori (quale, verrebbe da chiedere). «Penso che stiamo danneggiando noi stessi se accettiamo che Thomas Tuchel sia migliore di qualsiasi altro allenatore inglese», ha detto l’ex Man United, aggiungendo anche che: «Siamo in una fase di stallo quando si tratta di allenatori inglesi. Gli allenatori inglesi sono una delle categorie meno rispettate in Europa».
Le parole di Carragher
A Neville ha poi fatto eco Carragher. Per l’ex difensore del Liverpool «non è giusto che un’Inghilterra che è così vicina a vincere un torneo importante abbia un allenatore straniero». «Questo non vale solo per l’Inghilterra – ha sottolineato l’ex Liverpool - ma anche per Germania, Francia e Italia. L’Inghilterra ha un grande allenatore, ma io penso che dovrebbe essere inglese». Polemiche che, inevitabilmente, hanno varcato le porte di Wembley, dove Tuchel è stato presentato alla stampa, e alle quali il nuovo ct dei Tre Leoni ha risposto con stile: «Penso che ognuno abbia la propria opinione e posso capire anche quella di chi preferirebbe un allenatore inglese per la squadra inglese. Mi dispiace, ma io ho solo un passaporto tedesco. Tutti però conoscono la mia passione per la Premier League e quanto mi piacesse lavorare qui». E poi una promessa: «Dimostrare a tutti quanto amo essere l’allenatore dell’Inghilterra, che è l’obiettivo più grande per un allenatore di calcio».