L’Inghilterra sogna Guardiola, ma ora vorrebbe Tuchel

Il tedesco piace molto però non è stato ancora ufficialmente contattato: si aspetta di vedere che cosa farà lo spagnolo quando lascerà il Man City
L’Inghilterra sogna Guardiola, ma ora vorrebbe Tuchel© EPA

La sconfitta rimediata a Wembley contro la Grecia ha di nuovo fortemente appesantito l’aria intorno alla Nazionale inglese. Non che prima di giovedì le cose fossero tutte rose e fiori, visto che dopo la delusione europea e il conseguente addio di Southgate - per 8 anni Deus ex machina ma anche parafulmine dopo ogni insuccesso - tutti si attendevano un’immediata risposta da parte della Football Association: insomma, la scelta immediata di una guida di primo livello attraverso cui far compiere l’ultimo salto di qualità a livello di squadra a una rosa di calciatori che oltremanica considerano una sorta di Gold Generation. Non è stato così. A quasi tre mesi dalla fine della gestione Southgate, sulla panchina inglese siede infatti ancora il traghettatore Lee Carsley, tecnico prelevato dall’Under 21 per gestire il gruppo fino alla scelta del nuovo ct, e le cui quotazioni sono scese ulteriormente dopo la figuraccia con la Grecia. Tanto che lui stesso ha ammesso di non vedere l’ora di tornarsene alla tranquillità della gestione dei ragazzini, con i quali ha anche vinto l’Europeo di categoria poco più di un anno fa, e di lasciare la patata bollente a chi lo seguirà.

La batosta con la Grecia. E Tuchel...

La batosta rimediata contro la Grecia, brutta soprattutto perché arrivata dopo una gara scialba, quasi svogliata, ha dunque riportato d’attualità la questione ct, e messo ulteriore fiato sul collo di chi è chiamato a sceglierlo: nella fattispecie la Federazione inglese impersonificata da John McDermott, il direttore tecnico, e Mark Bullingham, l’amministratore delegato. Non è dunque un caso che il giorno dopo la sconfitta siano iniziati a circolare con forza alcuni nomi, cosa mai successa nelle settimane precedenti. E fra quelli circolati è il nome dell’ex tecnico di Chelsea e Bayern Monaco, Thomas Tuchel, quello che ha visto rafforzare di più le proprie quotazioni. Il tedesco, dopo aver lasciato la Baviera, è ancora senza squadra. Per questo e tanti altri motivi rappresenterebbe un candidato ideale: conosce bene il calcio inglese, ha un’enorme esperienza internazionale e, soprattutto, è un vincente. La scelta, però, non è stata ancora fatta, e - va precisato - la FA non ha ancora incontrato di persona nessuno dei candidati. Oltre a quello di Tuchel in lizza rimangono infatti altri nomi: Potter, per esempio, anche lui disponibile sin da subito, ma anche Howe, che però è fortemente ancorato al progetto Newcastle e dunque più difficile da liberare.

La situazione di Guardiola

Ma c’è un altro nome che non è ancora stato cancellato dalla lista, ed è quello inserito nella categoria sogni: infatti, in cima alla lista dei desideri della FA continua a esserci Pep Guardiola. L’immobilismo di questi mesi, la scelta di prendere tempo affidando la squadra a Carsley e quella di non procedere con l’incontrare nessun candidato hanno tutte una ragione comune: la volontà di capire cosa Pep farà a partire dal prossimo giugno. Il catalano rimane l’obiettivo principale, e rimarrà tale fino a quando la FA capirà che il matrimonio è impossibile. Affidare al più grande allenatore di questa generazione il compito di riportare l’Inghilterra alla vittoria del Mondiale 60 anni dopo il primo e ultimo successo sarebbe infatti il progetto più ambizioso messo in piedi dalla Federazione inglese da quando l’organo di governo del calcio ha acquisito, demolito e ricostruito Wembley. E lo sarebbe anche per Guardiola, che così potrebbe puntare a vincere una scommessa che tanti sui colleghi, anche di livello, hanno perso.

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