Pagina 0 | Lo riconoscete? Fenomeno al Porto e in Spagna, bidone totale alla Juve

Una carriera iniziata con altissime aspettative, gli inizi nel suo Paese, il Portogallo, per poi tentare le esperienze in Spagna e in Italia. Ma la sfortuna ha fatto sì che una serie di infortuni ne condizionassero il rendimento e il percorso da calciatore. La sua vita da professionista, di fatto, si è interrotta anzitempo, dopo l'esperienza nel Bel Paese e prima di iniziare una breve e tutt'altro che indimenticabile parentesi da allenatore. Avete capito di chi si tratta?

Jorge Andrade, il 'crack' arrivato in Italia

Parliamo di Jorge Andrade, difensore portoghese che ha iniziato la sua carriera da calciatore all'Estrela Amadora, arrivando in prima squadra e facendosi notare dal Porto, che se lo assicura nel 2000. Le aspettative sonon altissime su di lui, viene dai più ritenuto un 'crack' del ruolo. Con i Dragoes mostra tutte quelle che sono le sue qualità: forza fisica, velocità, capacità di gestire la palla tra i piedi. Un rendimento che lo porterà anche ad esordire con il Portogallo nel 2001 (giocando poi anche il Mondiale 2002 e l'Europeo 2004). Una crescita esponenziale che convince il Deportivo La Coruna ad accaparrarselo per poco più di 10 milioni di euro.

Subito una Supercoppa di Spagna vinta, e una permanenza di 5 anni in cui Jorge Andrade si mantiene ad alti livelli. E così arriva il momento del grande salto: nel 2007 Manchester United e Chelsea lo vogliono, ma la Juventus, con Alessio Secco, riesce ad arrivare prima di tutti investendo 10 milioni di euro. Eppure la sua esperienza juventina sarà decisamente sfortunata a causa dei tanti infortuni rimediati. La mala sorte legata ai problemi fisici era iniziata già al Depor, quando nel 2006 si si procurò la rottura del tendine rotuleo nella gara contro il Barcellona, il che lo tenne lontano dai campi per 9 mesi.

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Jorge Andrade meteora Juve, poi allenatore: e oggi?

La sua parentesi a Torino inizia subito in salita: nella gara del 23 settembre contro la Roma, dopo appena 9', si fa male rimediando la rottura totale della rotula del ginocchio sinistro, un infortunio simile a quello precedente, con 4 mesi di stop. Problematiche fisiche e due interventi chirurgici, che impediranno al portoghese di scendere in campo a lungo, con sole 4 presenze collezionate in tutto l'anno. L'auspicio era quello di un riscatto nella stagione successiva, ma nel ritiro estivo ecco la recidiva con la frattura della rotula sinistra che lo porta a sottoporsi ad un nuovo intervento. A quel punto inizia la trattativa tra il calciatore e il club, che porterà alla rescissione del contratto, ufficializzata l'8 aprile 2009. Salutata la Juve, Jorge Andrade ha sondato il terreno per una nuova esperienza da calciatore: alla fine, però, la decisione di appendere gli scarpini al chiodo.

Eppure il portoghese resta nel mondo del calcio, con l'inizio della vita da allenatore. Le giovanili del Belenenses nel 2014, i due anni all'Atletico CP (prima da vice, poi da tecnico ad interim), per poi diventare in seguito la guida tecnica dell'Oriental. Nel 2019 l'ultima esperienza al Vitoria Setubal da vice allenatore, per poi interrompere anche la sua carriera da trainer. Ma oggi cosa fa Jorge Andrade? Gioca ancora occasionalmente a calcio, con le Leggende del Portogallo, ma è soprattutto ambasciatore della Liga Portugal (campionato portoghese) oltre che commentatore della tv e radio andalusa RTP. Le aspettative altissime, gli infortuni, meteora Juve e la carriera chiusa in anticipo: Jorge Andrade, ciò che poteva essere e non è stato.

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