De Bruyne, veleno su Fifa e Uefa: “Per loro parlano solo i soldi”

Monta la polemica tra i massimi organi calcistici e i giocatori. "Calendario folle", il commento di Bernardo Silva, compagno di club del belga

"A loro non importa. Sono i soldi che parlano". Monta la polemica tra calciatori e i massimi organi del calcio, Uefa e Fifa, per la quantità di partite da giocare in una singola stagione. Ad alzare la voce, per denunciare questa situazione, è stato Kevin De Bruyne nel corso di una conferenza stampa. Il centrocampista del Manchester City, nella presentazione della gara contro Israele che lo vedrà in campo con il suo Belgio, ha sbottato: "Con il Mondiale per club del prossimo anno, ci saranno tre settimane tra la finale e l’inizio della Premier League. Tre settimane di vacanze e preparazione. Ci avviciniamo alle 80 partite a stagione.

Racconta come si stia provando a cambiare le cose, ma secondo il giocatore ci sono troppi interessi in ballo: "Ci sono sindacati, in Inghilterra e altrove, che hanno provato a cambiare le cose ma non è possibile. La UEFA e la FIFA continuano su questa strada. Perché? A loro non importa. Sono i soldi che parlano".

Troppe partite, polemiche con Uefa e Fifa: le dichiarazioni di Bernando Silva

A fare eco alle dichiarazioni del fantasista belga, arriva il compagno di squadra e di reparto a Manchester Bernando Silva: "Probabilmente giocheremo ogni tre giorni per mesi e questo è assolutamente assurdo. In Champions League, qualora non ti dovessi qualificare per gli ottavi di finale direttamente, devi giocare almeno altre due partite. È vero che ci sono squadre più numerose al giorno d'oggi, ma non è facile e nemmeno lo è stato in passato. Trascorro pochissimo tempo con la mia famiglia e i miei amici, la quantità di partite a cui siamo sottoposti è completamente assurda".

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