Ciao Sven, sei stato esattamente come volevi tu: hai sorriso alla vita

Eriksson non è stato soltanto un tecnico eccezionale, ma un uomo che sino alla fine, ha mostrato un coraggio e una forza d'animo straordinari nella battaglia contro il cancro al pancreas. Lasciandoci un messaggio di profondo valore: "Prendetevi cura di voi stessi e vivete la vita fino alla fine".

Sven Goran Eriksson non è stato soltanto un tecnico di eccezionale valore: la sua carriera parla da sola e lo confermano le testimonianze di affetto, di rispetto, di cordoglio che in queste ore arrivano da ogni parte del mondo, firmate da allenatori, giocatori, dirigenti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di lavorare con lui. Sven Goran Eriksson è stato un uomo vero. Sino all'ultimo, ha mostrato un coraggio e una forza d'animo straordinari nella battaglia combattuta contro il cancro al pancreas. Quando glielo diagnosticarono, chiese ai medici quanto gli rimanesse da vivere. "Non sapendo che cosa rispondermi, dissi loro che non sarei rimasto seduto in un angolo e avrei vissuto come avevo sempre fatto, o quasi".

Così ha fatto e negli occhi tornano le immagini del suo giro d'onore a Marassi con la sua Samp; all'Olimpico, con la sua Lazio; il tributo dei tifosi dl Goteborg e del Liverpool sulla cui panchina Jurgen Klopp ha voluto si sedesse per coronare il sogno del settantaseienne ragazzo nato a Sunne e cresciuto a Torsby, in Svezia, diventato globetrotter per passione, capace di vincere a ogni latitudine: in patria, in Portogallo, in Italia; ct di Inghilterra, Messico, Costa d'Avorio, Filippine; allenatore anche in Egitto, Thailandia, Cina, Arabia Saudita. Nel documentario che Amazon gli ha dedicato, un autentico testamento morale da rendere virale dovunque, Eriksson ci ha lasciato un messaggio di profondo valore: "Mi auguro che, dopotutto, alla fine la gente dirà di me, sì, in fondo era un brav'uomo. Ma so anche che non tutti lo diranno. Spero mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete alla vita. Grazie di tutto: allenatori, giocatori, il pubblico, è stato un viaggio fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela fino alla fine". Contaci, Sven.

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