Quando Simone Zaza arrivò al Torino nell'estate del 2018, nell'ultimo giorno di mercato, fu grande l'entusiasmo con cui i tifosi granata lo accolsero, ma il percorso all'ombra della Mole dell'attaccante è stato decisamente al di sotto delle aspettative. Un investimento da 12 milioni di euro per rilevarne il cartellino dal Valencia, che non ha dato i suoi frutti, perché dopo quattro anni con più ombre che luci, Zaza ha salutato ed è sparito dai radar. Nessuna nuova avventura, nessuna nuova esperienza. L'ultima partita ufficiale giocata risale addirittura al 18 marzo 2022, uno spezzone di gara in Genoa-Torino. Poi, complice l'infortunio a un ginocchio, è stato inghiottito da un metaforico buco nero.
Zaza, dalla Juve al Torino passando per West Ham e il Valencia
Eppure sembra ieri quando nel 2015 Zaza era nel giro della Nazionale grazie alle prestazioni sfavillanti in maglia Sassuolo: 20 gol, un cecchino infallibile. Numeri altisonanti al punto da far muovere la Juventus, che lo acquista per 18 milioni di euro. La sua carriera ha vissuto fasi diverse. Quella più luminosa di sicuro con maglia bianconera, con la quale oltre allo scudetto nel 2016 ha vinto anche Coppa Italia e Supercoppa. Poi il prestito al West Ham con la speranza di ringalluzzirlo. Missione fallita, altro giro altra corsa, destinazione Valencia. Stavolta a titolo definitivo. Segnali di risveglio con 53 presenze e 19 gol. L'Europeo del 2016 giocato da titolare con la delusione per il rigore fallito nei quarti di finale contro la Germania. Nel 2018 si interessa al giocatore il Torino, che riesce ad acquistarlo durante l'ultimo giorno di calciomercato per 12 milioni. Il resto è storia.