Il 6 gennaio sarà già trascorso un anno anche se non sembra vero, tale e tanto viva è la presenza di Vialli nel cuore di chi l'ha amato e nella Fondazione che porta il suo nome e il nome di Massimo Mauro. Nei giorni scorsi, l'amico fraterno ha raccontato commosso alla Stampa l'ultimo incontro: " Mi aveva chiamato la moglie Cathryn, “Massimo vieni a Londra. Luca soffriva moltissimo. Aveva dieci minuti di lucidità, poi doveva ricorrere alla morfina. Gli dissi che sarei tornato dopo Natale, ma lui rispose: “No, Massimo, io e te non ci vedremo più”. Gli ho dato un bacio, me ne sono andato e ho chiamato subito Mancini. L’ho rivisto nella bara: l’abbiamo portata io, Mancio, i fratelli di Luca e Nando, il suo amico storico di Cremona. Suonavano la Canzone del sole di Battisti e un pezzo di Morricone, li aveva scelti lui. In quei mesi , Luca è stato un eroe. L’ho visto nudo, era solo pelle e ossa, eppure sa qual è stata la sua grandezza in quella immensa sofferenza? Non farsi mai compatire e di non far mai sentire in imbarazzo chi gli parlava. Sa quell’imbarazzo che si prova davanti agli ammalati? Ecco, con lui non l'ho mai provato. Lui ha avuto dignità fino in fondo. Come Mihajlovic. Non so se ci sia un tratto comune legato al fatto di essere stati calciatori, ma entrambi hanno gestito in modo straordinario la loro sofferenza". Massimo è instancabile.
Come se ogni iniziativa di sostegno alla ricerca contro la Sla e contro il cancro, intrapresa nel nome di Luca e della Fondazione, aiutasse a lenire un dolore che non va mai via. Si legge sul sito della Fondazione: "Quando abbiamo iniziato nel 2004, volevamo vincere una partita molto più importante di qualunque altra: contribuire ad arrivare a un farmaco efficace per gli ammalati di Sla che ad oggi non hanno speranza, poiché la Sla è una malattia che non ha cura. Noi ci crediamo più che mai, ecco perché non ci fermeremo. Lo dobbiamo a Luca, a noi stessi e ai nostri sostenitori". Così, alla vigilia del primo Natale senza Luca, scalda il cuore l'annuncio dell'iniziativa di Mauro, presa con il sostegno della Regione Liguria. È in programma l'8 gennaio, al Teatro Carlo Felice. Una di Genova ospiterà una serata benefica dal titolo: "My name is Luca. Ballata per Vialli". Il calcio, la musica, le relazioni umane saranno i fili conduttori dell'evento, un toccante e tenero abbraccio al campione della Sampd'Oro, al campione d'Europa con la Juve nel '96, al capodelegazione dell'Italia campione d'Europa nel 2021. Chiellini, Buffon, Pizzul, Collina, Condò, Porrà, D'Amore, Aprea, Neri e molti altri ancora, guidati da Ilaria D'Amico e Tommaso Labate, ripercorreranno i sentieri di Vialli. Argomenta Mauro: "Con questo evento vogliamo evidenziare l’aspetto solidaristico che ha contraddistinto gli ultimi vent’anni della vita di Gianluca. Abbiamo dato vita alla Fondazione per mettere la nostra popolarità e il nostro impegno al servizio della ricerca, sulla Sla e sul cancro. Allora ci ponemmo il dubbio: ma che cosa c’entrano due calciatori con la ricerca scientifica? Ci siamo risposti che era la cosa giusta da fare per i nostri figli e per un paese civile. Con questa iniziativa abbiamo l'ambizione di dare il via a una nuova tradizione e crediamo che possa diventare la prima di tante a cui penseremo per Luca". Il ricavato della serata verrà devoluto dalla Fondazione Vialli e Mauro al progetto 'Momals: monitoraggio e analisi multi-omica della Sla”, dei Centri Clinici NeMO di Milano e Arenzano. Obiettivo: accelerare la ricerca e la comprensione delle basi molecolari e di progressione della Sla nel tempo. Luca è qui. Sempre.