Reichart, la Superlega e quei club “che incrociano le dita sotto il tavolo”

Il CEO di A22 Sports si è espresso in merito alla resa dei conti che avrà luogo giovedì 21 dicembre alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Reichart, la Superlega e quei club “che incrociano le dita sotto il tavolo”© EPA

Giovedì 21 dicembre è attesa la resa dei conti finale tra l'Uefa e A22 Sports, la società che gestisce gli interessi della Superlega. Alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea si deciderà se l'Uefa è o non è un monopolio attualmente in abuso della sua posizione che andrebbe riformato. In poche parole, si capirà se l'ente in questione può o non può detenere esclusivamente il potere legislativo, esecutivo e giudiziario e vendere i diritti tv di una competizione basata sui club. La Superlega è coinvolta nella questione in quanto nel caso in cui non dovessero essere riconosciuti questi diritti all'Uefa, si potrebbe aprire il mercato ad altre competizioni. E in quel caso la Superlega direbbe la sua.

Le parole di Reichart

Il CEO di A22 Bernd Reichart si è espresso in merito alla situazione all'agenzia di stampa tedesca DPA: "Siamo fondamentalmente ottimisti e abbiamo grande fiducia nel sistema giuridico europeo. È un traguardo importante perché poi sapremo se il mercato si potrà aprire. Se la CGUE consentirà ai club di acquisire la sovranità sulla propria competizione, anche loro daranno una mano. Ne sono convinto. È un consenso molto ampio sul fatto che in questo momento esista un problema e che dovremmo tutti andare alla ricerca di soluzioni" per poi concludere: "Le persone si rendono conto che la Champions League contribuisce a far sì che molti paesi abbiano sempre la stessa squadra come campione in carica. L’attuale formato con la classifica annuale sta guidando la polarizzazione all’interno dei campionati nazionali. Ci sono club che credono che la Superlega sia l’unica opportunità per realizzare riforme fondamentali. Dicono: incrociamo tutti le dita sotto il tavolo".

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