Uno stantuffo irrefrenabile. Ma anche un martello di Thor in grado di spezzare l’equilibrio di una partita trascendentale come il Classique di domenica sera tra Paris Saint Germain e Olympique Marsiglia. L’Achraf Hakimi visto negli ultimi cinque giorni ha rappresentato il perfetto connubio tra il laterale in grado di effettuare ogni tipo di scorribanda e il fromboliere incaricato di rompere le difese avversarie da palla ferma. L'ex esterno dell'Inter, fortemente voluto da Antonio Conte, è oggi il principale differenziale del Psg, eccezion fatta per il suo amico Kylian Mbappé.
Hakimi, solchi sulla fascia in Francia e Europa
Già nel match di Champions League contro il Borussia Dortmund, il marocchino aveva messo in mostra una spaventosa abilità nello sfondare sull'out destro, combinando spesso con Ousmane Dembelé e anche inserendosi più come fosse una mezzala, posizione nella quale è arrivato poi il gol del 2-0 in seguito a un dribbling da funambolo e poi a una conclusione di mezzo esterno nell'angolino. Un pistone continuo che non si stanca mai e in grado di far accelerare come nessun altro la macchina parigina. Questa la sua funzione primaria. Ma non l'unica. Perché Hakimi ha a disposizione un piede destro formatosi nell'esigentissima Spagna, la cui concezione calcistica a livello culturale pone come condizione di base l'idea di saper dare del tu al pallone.
E quindi, oltre a una notevole velocità nell'allungo, da vero e proprio mezzofondista come molti storici atleti originari della terra dell'Atlante, il classe 1998 ha abbinato un dominio assoluto della sfera, che difficilmente gli scappa via nonostante i continui affondi con punte di velocità che toccano i 36,5 km l'ora. Oltre a lasciare andare il gas al massimo, Achraf sa anche controllare benissimo la traiettoria e tenere perfettamente la strada. Un bolide velocissimo ma in perfetta padronanza di sé stesso. E anche del pallone.