Pagina 0 | Uefa, Gravina eletto vicepresidente. Ceferin confermato

LISBONA (Portogallo) - E' giornata di elezioni e nuove nomine all'interno della Uefa, in quel di Lisbona, con Aleksander Ceferin che resta alla guida del massimo organo calcistico europeo. Le novità arrivano nel ruolo di vicepresidente con Gabriele Gravina che occuperà uno dei due slot a disposizione. Membro del Comitato Esecutivo del massimo organismo calcistico europeo dall'aprile 2021, quando aveva ricevuto 53 preferenze su 55 risultando il più votato nella storia della confederazione, il presidente della Figc è stato nominato oggi vicepresidente insieme alla dirigente gallese Laura McAllister. La nuova carica per il numero 1 del calcio italiano è stata annunciata in conferenza stampa dallo stesso Ceferin, confermato per la terza volta come presidente. "E' un grande orgoglio ma anche una grande responsabilità - ha commentato Ceferin -. Quello che vi prometto è che farò del mio meglio per non deludere nè voi nè il calcio". Poi il riferimento alla Superlega che vede ancora al fronte Real, Barcellona e Juve: "Ci sono state tentazioni, e anche tentativi, di creare nuovi modelli, ma sono in conflitto con il modello europeo che ci è tanto caro. Il nostro modello si basa sul merito sportivo. E dalle nostre parti, il merito non ha prezzo. Il merito non può essere rivendicato e non può essere acquisito. Può solo essere guadagnato. Stagione dopo stagione. Dentro e fuori dal campo. Non c'è spazio per gli accordi sottobanco in questo continente. Penso che lo abbiamo chiarito, tutti insieme".

Gravina e Ceferin: l'asse Figc-Uefa

Un nuovo prestigioso ruolo per Gabriele Gravina che testimonia l'unità tra Figc e Uefa su temi importanti per il futuro del calcio, come quello della Superlega sulla quale c'è una forte connection con Ceferin affinchè il progetto naufraghi. Nei giorni scorsi, il numero 1 del calcio italiano aveva dichiarato: "Il cambiamento del mondo del calcio è ormai improcrastinabile, altrimenti il sistema imploderà. Il rispetto delle regole è fondamentale ma ci vuole anche un sistema di regole che permetta alle società di calcio di sopravvivere". Proprio sulle regole e su quanto sta accadendo in casa Juventus nel processo plusvalenze, Gravina aveva aggiunto: "Nel nostro Paese c'è una cultura del sospetto diffusa. Non c'è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. Il campionato emetterà un suo verdetto che mi pare che il campo stia delineando in maniera molto chiara. Noi rimaniamo in attesa del giudizio del Collegio di Garanzia per una sola società. Ci sono altre verifiche da parte della procura, non so se saranno definite in questo campionato o in momenti successivi ma la giustizia deve seguire il suo corso". Sulla nuova nomina Gravina dichiara: "Ringrazio Ceferin e i colleghi della Uefa per questo prestigioso incarico che rappresenta un segnale di fiducia importante, sia a livello personale che per la Federazione. In questi ultimi anni, sia in Comitato Esecutivo che nelle Commissioni, abbiamo lavorato incessantemente, con grande serietà e spirito di collaborazione per lo sviluppo del calcio europeo, facendo squadra e affrontando temi di estrema complessità. Continueremo a farlo con la stessa passione e la stessa abnegazione per affrontare le grandi sfide che attendono il calcio continentale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ceferin contro la Superlega

Ribadita l'importanza dei campionati nazionali come fondamenta del modello Uefa, ringraziati gli alleati come l'Eca di Al Khelaifi e accolto l'invito di Gianni Infantino, pure lui  Lisbona, a restare uniti, Ceferin ha incentrato larga parte del suo intervento sulla contrapposizione fra Uefa da un lato e Superlega dall'altro: "Il calcio è uno degli ultimi beni pubblici che ancora non è stato privatizzato. Il calcio non appartiene a nessuno, o meglio, appartiene a tutti. Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo il dovere di garantire che gli interessi del calcio prevalgano sugli interessi privati di una manciata di privilegiati che attraverso la Superlega sostenevano di voler salvare il calcio ma sono diventati un personaggio della storia di Cappuccetto Rosso, un lupo travestito da nonnina. Ma non ingannano nessuno". Ceferin elogia dunque la Premier League, principale alleata nella lotta alla nuova competizione europea: "Viene demonizzata ma è stata creata attraverso un sistema egualitario e solidale tra i suoi club. Più che un modello da distruggere, è da imitare. Chi dice che l'Europa ne sarà schiacciata, si calmi e sappia che gli inglesi non hanno vinto così tanto nell'ultimo decennio".

Ceferin: "La Uefa non ha paura delle riforme"

"Purtroppo, a differenza dei portieri, i leader non possono mai tornare a casa con un 'clean sheet' - prosegue Ceferin - Nessun leader può essere impeccabile per quanto appassionato, professionale o esperto sia. La cosa più importante è capire gli errori, cambiare e fare diversamente la volta successiva. La Uefa non ha mai avuto paura delle riforme e stiamo facendo la nostra parte introducendo nuovi formati per le nostre competizioni maschili per club a partire dal 2024, oltre ad alcune novità per la Nations League e le qualificazioni per il calcio maschile e femminile. Il calcio esisteva prima che arrivassimo noi, ed esisterà quando noi non ci saremo più. Ma nel frattempo, finché ne saremo responsabili, dovremo fare del nostro meglio per proteggerlo".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...