Nel dibattito fra la Superlega e i suoi nemici, che ospitiamo volentieri dando spazio a ogni voce, stupisce il livore di quelli che osteggiano il nuovo progetto. Da Ceferin a Tebas, passando per Al Khelaifi, i ragionamenti sono sempre rabbiosi e, a volte, non sono neanche ragionamenti, ma semplici slogan. Non è detto che la Superlega sia la soluzione ai problemi del calcio europeo, ma se negare l’esistenza di quei problemi è l’unica dialettica per contrastarla, allora ce n'è uno in più da risolvere di problema. Il confronto non può essere irrisione, l’autorità non deve sconfinare nel bullismo, soprattutto per chi rappresenta le istituzioni. Tanto saranno altri a decidere sulla vicenda: i giudici della Corte di Giustizia Europea che valuteranno l’eventuale abuso di posizione dominante dell’Uefa sulla base della legge, non degli slogan.