Si svolgerà il prossimo 4 novembre, in teleconferenza, il processo a Josè Luis Palomino, il difensore argentino dell’Atalanta che lo 26 scorso luglio, durante un controllo a sorpresa a Zingonia, è stato trovato positivo al Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizzante derivante dal testosterone, e immediatamente sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping. Palomino è arrivato all'Atalanta nel luglio 2017, acquistato a titolo definitivo dal Lugodorets. Argentino, nato a San Miguel de Tucuman, Palomino è cresciuto nel San Lorenzo per poi passare all’Argentinos Junior nel 2013. Un anno più tardi lo sbarco in Europa, nel Metz, dove è rimasto per due stagioni, prima di passare al club bulgaro con il quale ha vinto un campionato e che lo ha successivamente ceduto all’Atalanta. Con la Dea, prima di essere fermato per doping, aveva collezionato 202 presenze e 8 gol complessivi.
A settembre, come da sua richiesta, è stato ascoltato dalla procura antipoding, rifiutandosi di patteggiare. Ecco perché si andrà a processo, e la data è stata appunto fissata per il 4 novembre alle ore 14. Palomino rischia una squalifica di almeno un anno: la sua difesa punta sull’assunzione involontaria, attraverso qualche farmaco utilizzato per curare le punture di insetto.