La figura del procuratore sportivo nel mondo del calcio

La morte improvvisa e prematura del più alto esponente di questo mondo, Mino Raiola, ha sopito provvisoriamente gli interrogativi che però rimangono

Chi è il procuratore sportivo nel mondo del calcio? Un imprenditore? Il re del mercato, ed i presidenti delle società suoi prigionieri? Il portatore dell’interesse dell’atleta (o forse del proprio)? Quelle appena descritte sono solo alcune delle domande che aleggiano attorno alla figura del procuratore sportivo da ormai molto tempo. La morte improvvisa e prematura del più alto esponente di questo mondo ha sopito provvisoriamente gli interrogativi che però rimangono.

Negi ultimi giorni, infatti, abbiamo assistito alla repentina metamorfosi del giudizio sull’uomo e sul professionista Mino Raiola, da deus ex machina del mercato del pallone in grado di condizionare le strategie dei presidenti delle società di calcio, con anche il sospetto che fossero i compensi a lui versati a dettare le operazioni di mercato più che gli interessi dei giocatori da questi rappresentati, ad una rappresentazione in cui eravamo innanzi ad uno straordinario imprenditore capace partendo dal nulla di imporsi all’attenzione di uno dei business più ricchi al mondo con fatturati milionari.

Non è, evidentemente, la prima volta che accade, del resto l’evento tragico tende sempre ad riallineare tutto nell’ottica dell’enfatizzazione del buono. In realtà, le domande sono e rimangono sempre uguali e come sempre accade non posso avere un risultato univoco per diverse ragioni. I procuratori non operano, evidentemente, tutti con le medesime fortune, non tutti hanno la possibilità e la capacità di imporsi come player dirimente nel mercato. Ancora, il tema del potenziale conflitto d’interesse legato a quanto “corrisposto” dai club ai procuratori è tutto da verificare nel concreto.

Personalmente credo che la categoria dei “calciatori” – come tante altre – ha bisogno di “rappresentanti”, e che essi siano qualificati e preparati a tale ruolo.  Credo che una disciplina articolata ed intelligente possa essere d’aiuto soprattutto a coloro – e sono tanti – che difficilmente possono “imporre” le pretese rispetto ai club. Credo, poi, che le leggende a volte non abbiano un fondamento nella realtà, ma vivano ahimè nelle parole degli individui.

di Francesco Rotondi,

Giuslavorista e Founder LabLaw

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