Tornare al servizio dei lettori

Da oggi la mia avventura a Tuttosport prosegue nelle vesti di direttore, con il difficile compito di raccogliere l’importante eredità di Xavier Jacobelli e la confortante fiducia di un editore coraggioso e coerente. La mia storia in questa gloriosa testata è iniziata nel 1996 come collaboratore. Nel corso di 26 anni ho ricoperto tutti i ruoli e, soprattutto, ho visto intorno a me cambiare profondamente il mondo dell’informazione. Il che pone davanti a una domanda fondamentale chi inizia a dirigere un giornale: che senso ha la carta che avete in mano in questo momento? La risposta arriva proprio dal mondo digitale che ha stravolto l’informazione. Ogni giorno si è letteralmente inondati di notizie: dilagano ovunque, dallo schermo del telefonino a quello di un computer. Il ritmo è frenetico e tutto finisce in circolo: notizie autentiche, notizie avariate, notizie proprio false. A prescindere dalla categoria, una volta date innescano a loro volta la spirale dei commenti: intelligenti, banali o deliranti. Una centrifuga infernale dalla quale si pensa di uscire più informati, ma si è solo più confusi. Ed è qui che deve intervenire il giornale cartaceo, dove i giornalisti operano in modo artigianale, forse fuori moda, ma alla vecchia maniera: un paio di telefonate, una verifica con una fonte diretta, un ragionamento in più, senza essere schiavi della frenesia dell’informazione on line. Il senso di Tuttosport, oggi, è quello di essere una bussola per chi lo legge.

Indicando le notizie autentiche e aiutando a schivare quelle fasulle, spiegando il perché di quello che succede e fornendo, a chi legge, le informazioni e gli strumenti per capire e formarsi la propria opinione. La lettura di un giornale di carta non è mai stata così utile come in questi anni nei quali è difficile orientarsi nell’oceano digitale. Un esempio? Negli ultimi cinque giorni, il popolo juventino si è incendiato intorno a una serie di tweet, voci e illazioni su Del Piero, Lapo Elkann, Andrea Agnelli e il futuro di Allegri. Cosa c’è di vero e cosa di falso nel rimbombare delle voci? Ve lo spieghiamo in queste pagine, in modo completo ed esaustivo, raccontando una minuziosa ricostruzione dei fatti e retroscena acquisiti da fonte diretta. È il minimo che Tuttosport deve dare al suo lettore per rendersi utile anche nel 2022: equilibrio, informazioni e spiegazioni. Le stesse che cercheremo di offrirvi anche sul nostro sito, che dovrà necessariamente obbedire a un tempismo più incalzante, ma manterrà la filosofia di famiglia: tornare al servizio del lettore che vuole darci fiducia.

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