MILANO - Sono passati due mesi dall'operazione d'urgenza cui si è sottoposto Marco Mancosu e meno di uno da quando annunciò al mondo la propria malattia: l'orgoglio del capitano lo spinse a posticipare ulteriori interventi per giocarsi la Serie A con il Lecce, una missione fallita proprio con un suo errore dal dischetto. Ma il destino, per il capitano dei salentini, aveva in serbo la vittoria più importante: la clinica Humanitas di Milano, infatti, dopo l'ultimo controllo, ha certificato la sconfitta del cancro. Mancosu dovrà sottoporsi a nuovi controlli, ma non effettuerà cure.
Mancosu, il gol più bello
"Io invece dopo due settimane ero in campo a correre. Dopo un mese sarei dovuto tornare a Milano per sapere se dovessi fare la chemio o meno, non ci sono ancora andato perché voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio, poi si vedrà a fine campionato. Ho visto un mondo che non avrei mai pensato di conoscere, ho visto il terrore negli occhi delle persone che amo, ho visto il terrore e la preoccupazione di mia moglie", scriveva Mancosu lo scorso 5 maggio. Prospettive ribaltate: il capitano del Lecce ha appena segnato il gol più bello mai realizzato in carriera.