ROMA - Claudio Lotito si confessa a tutto tondo parlando dei temi d'attualità in casa Lazio, dall'ascesa di Simone Inzaghi al razzismo negli stadi. Il patron del club capitolino spende subito parole al miele al suo allenatore grande protagonista in questa stagione con la sua squadra: "Vive la Lazio come la sua famiglia, ha intrapreso tutto il percorso da allenatore partendo dagli allievi regionali. Si è conquistato tutto con merito, è una persona di grande qualità". L'intervista rilasciata ai microfoni di Rai 2 è stata l'occasione per il presidente di tornare sulla bruciante eliminazione in Coppa Italia contro il Napoli: "Sul rigore c'è stato lo scivolone di Immobile, tutta una serie di gol annullati, pali e traverse. Avremmo sicuramente meritato di non perdere". Lotito si consola comunque con la Supercoppa Italiana vinta ai danni della Juventus: "Siamo partiti con dei pronostici sfavorevoli, loro volevano rifarsi dopo il risultato in campionato".
"Razzismo? Ho voluto dare dei segnali forti"
Sempre d'attualità il tema razzismo negli stadi che negli ultimi mesi ha coinvolto anche lo stesso club biancoceleste. Il patron, interrogato sulla vicenda, ha risposto così: "Ho voluto dare dei segnali forti in controtendenza. Siamo stati i primi in Italia a valorizzare i tifosi, non è giusto che gli altri paghino per gli errori di una minoranza".