L'Équipe: «Buffon, semplice come una leggenda»

In Francia esaltano l'ex fuoriclasse della Juventus. Parole d'affetto anche da Zebina: «È ancora uno dei migliori al mondo»

TORINO - Parigi val bene una messa. A Gianluigi Buffon, il sofferto addio alla Juventus ha spalancato le porte verso una nuova dimensione e, per un amante delle sfide come lui, l'avventura coi pluri-campioni di Francia rappresenta certamente l'ennesima opportunità per dimostrare al mondo la sua maestosità, al netto dell'agguerrita concorrenza per un posto da titolare (tra l'altro, sinora stravinta). E la capitale transalpina è già suoi piedi. Ciò che si legge stamane sulle colonne de L'Équipe è una vera e propria esaltazione, in cui si racconta come persino Areola, estremo difensore in rampa di lancio e considerato il futuro per 'Les Parisiens', sembra essere rimasto abbagliato dalla luce emanata da Supergigi, sin da subito grande protagonista sia dentro che fuori dal campo. Un'incensazione arriva anche da Jonathan Zebina, compagno nella Juve dal 2004 al 2010: «È un errore vederlo come un giocatore alla fine della sua carriera. Per me, è ancora uno dei migliori portieri del mondo e nelle grandi partite porta molto alla difesa in termini di serenità. È un alieno, il tipo che ti conquista».

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