Luca Gemello, dal Fossano alla Serie A

Contro al Fiorentina il portiere che ha mosso i primi passi tra i Blues ha fatto il proprio esordio nella massima serie

Dal Fossano alla Serie A. E' quello che è accaduto a Luca Gemello portiere, classe 2000, che ha fatto il suo debutto da titolare nel Torino nel posticipo contro la Fiorentina. Con Milinkovic-Savic positivo, Berisha acciaccato, Ivan Juric ha deciso di puntare su di lui per difendere i pali granata. L'esordio non poteva essere più dolce per il fossanese che ha mantenuto la porta involata e la squadra ha ottenuto un inaspettato 4-0 contro una delle formazioni più in palla del campionato e soprattutto di fronte al capocannoniere Dusan Vlahovic.

Gemello ha iniziato la sua carriera di calciatore nella formazione della sua città natale, il Fossano che gli ha anche dedicato un post sul proprio profilo social che recita: “La società Fossano Calcio 1919 si complimenta con il fossanese Luca Gemello. Il portiere, classe 2000, ha esordito da titolare nella partita tra il Torino FC e la Fiorentina. Luca è cresciuto nel Fossano e ha esordito all’età di 15 anni nel campionato di Promozione. In bocca al lupo Luca!”. Grazie alle buone prestazione il giovane nel 2016 è stato scelto proprio dal Torino, e ha militato nella Under 17 prima e in Primavera poi. Arrivano quindi i primi prestiti nel calcio dei “grandi”: alla Fermana e al Renate, in Serie C. In questa stagione ha deciso di rimanere al Torino come terzo portiere e la sua scelta è stata premiata con questa grande opportunitaà che ha saputo sfruttare appieno.

Ancora devo realizzare quanto successo. Stanotte ho dormito, ma non è stato facile. Avevo molta ansia”. Sono state le prime parole del giovane nel post partita ai media per le interviste. Parole al miele anche da parte del tecnico Ivan Juric: “Gemello ha fatto bene. E' un ragazzo solare a cui si vuole bene e che si allena sempre al top. Quando i ragazzi sono così poi spesso fanno bene perché hanno la mentalità giusta. Ha fatto una partita dalla sicurezza strepitosa, sia per il gioco con i piedi che nelle poche parate che ha dovuto fare”.

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