Nuovo incontro, questa mattina, tra il presidente del Comitato Lnd Piemonte e Valle d'Aosta Christian Mossino e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca: sul tavolo ancora lo scottante tema della ripartenza del calcio e di tutte le altre discipline, dilettantistiche e giovanili, incluse le categorie amatoriali.
"Il Piemonte è pronto e l’auspicio è che il Governo dia il proprio via libera con il prossimo Dpcm del 7 ottobre", si legge in una nota a margine dell'incontro.
«Con la Regione c’è ormai da settimane un contatto costante - spiega Mossino -. Oggi ho voluto aggiornare il presidente e l’assessore sulla situazione difficile che sta vivendo il mondo sportivo, ribadendo le criticità delle tante società. Abbiamo condiviso la necessità di continuare a sollecitare il Governo affinché autorizzi la riapertura al pubblico di tutte le competizioni nell’interesse di tutto il sistema calcistico e sportivo».
Presidente e l’assessore hanno ricordato come "il Piemonte era già pronto a riaprire in sicurezza, prima dello stop dato dal Comitato tecnico scientifico nazionale sabato scorso, quando il Governo ha autorizzato la presenza di pubblico solo per la Serie A di calcio. Già durante quell’incontro il Piemonte aveva sottolineato la necessità di tutelare anche le altre discipline e in generale le diverse categorie di campionato, le realtà dilettantistiche e amatoriali che rappresentano un tessuto sportivo vitale nelle nostre comunità. Per questo aveva proposto di utilizzare dei parametri percentuali tra lo spazio disponibile e il pubblico, sia all’aperto che negli impianti sportivi al chiuso, prevedendo ad esempio un riempimento al 25%. Proposta che la Conferenza delle Regioni ha condiviso nel documento con le linee guida approvato in questi giorni e trasmesso al Governo per l’acquisizione finale".
Non resta dunque che attendere la decisione del Governo, "con l’auspicio che il Dpcm del 7 ottobre recepisca le linee guida delle Regioni e autorizzi una ripartenza piena, nel rispetto naturalmente della sicurezza di tutti gli spettatori e delle regole sanitarie più appropriate da mettere in campo. Serve inoltre che le scelte vengano comunicate con un adeguato margine di anticipo per fare in modo che tutte le realtà coinvolte possano prendere i provvedimenti adeguati per la ripartenza sicura".