Cambio di scenario. La serie A è tutt'un'altra storia rispetto all'Eurolega. Se Bologna ha preso una boccata d'aria fresca battendo il Barça, Milano si è invece accartocciata su se stessa contro il Bayern, lasciando sul piatto una manata di chips, quando ormai aveva già impostato il gesto del braccio per raccogliersele. La squadra di Messina chiude così una settimana poco piacevole: tutto sommato poteva starci perdere ad Atene col Panathinaikos; molto meno cadere in casa coi tedeschi, sprecando per ingenuità assortite un +5 negli ultimi 2', con errore finale di Shavon Shields all'ultimo pallone. In più è tornato a farsi male l'appena recuperato Josh Nebo, e si vedrà per quanto tempo ancora dovrà restare fermo ai box. La Virtus invece ha agguantato contro pronostico un successo in volata col Barcellona, nella notte in cui la presenza di Toko Shengelia, in ospedale con l'ulcera duodenale, sembrava la discriminante necessaria per non inanellare un'altra perla nera. Dal giorno delle dimissioni di Banchi, Ivanovic prima dal parterre, poi dalla panchina, ha scritto 3-3: non significa guarigione, ma almeno qualche bip sull'encefalogramma in precedenza tendente al piatto.
Virtus a casa della capolista
Oggi a Trento (Selom Mawugbe recuperabile) le V Nere dovranno fare a meno oltre che del georgiano pure di Will Clyburn, colpito duro da un frustrato Punter nell'ultima azione dell'altra sera: ferita all'occhio evidentemente più grave di quanto non è apparsa in un primissimo momento, tanto da dover rimandare ai prossimi giorni una valutazione precisa. Non sarà più disponibile nemmeno Rayjon Tucker, con le valigie fatte per Venezia, dove rientra in coda alla pessima esperienza bolognese. Bocciato da Banchi e pure da Ivanovic. Se non altro libera il budget ipotecato per il suo salario, che potrà essere utilizzato dalla Virtus per un innesto.
I bianconeri emiliani guardano Trento da 4 punti sotto, dietro pure Trapani e Brescia in classifica. E chissà che l'aria delle Dolomiti non serva ad accendere pure Andrejs Grazulis, anch'egli più che deludente quest'anno, il quale torna sul parquet che lo ha visto protagonista per un paio di stagioni. Ancora peggio è messa l'Emporio Armani: a 4 giornate dalla fine della stagione regolare il 6-5 la pone virtualmente fuori dalle prime otto. Che come è noto sono le squadre qualificate per la fase conclusiva della Coppa Italia (Torino, 12-16 febbraio 2025). Quest'ultima sarebbe curiosamente l'obiettivo designato dalla Virtus per rendere scintillante la propria stagione. Massimo Zanetti lo ha detto chiaro: Bologna punta alla coccarda tricolore, un trofeo che non ha mai vinto. Basta che non diventi un discorso simile allo scudetto della squadra femminile, indicato dal patron virtussino come target da centrare a tutti i costi, per poi cancellare dall'oggi al domani la squadra intera senza vincerlo.
Milano, arriva la super neo-promossa
Domani a Milano arriva la sorpresa (fino a un certo punto) Trapani, edificata da Jasmin Repesa e finanziata dal presidente Valerio Antonini, il quale promette un altro colpo gobbo sul mercato, come se non ne avesse già collezionati a sufficienza nel primo anno da matricola.
La classifica di Eurolega al termine dell’andata non preoccupa Milano, che è nel gruppone di testa comprendente ben 11 squadre nel range di un paio di vittorie, senza tener conto del recupero Paris-Fenerbahce per l’inusuale rinvio causa epidemia di influenza dei francesi. L’incapacità di trovarne otto da iscrivere a referto ha procurato enorme scorno ai turchi, adirati al punto da produrre comunicati incandescenti. La Virtus veleggia al penultimo posto, guardando i play-in come un miraggio nel deserto. Chance di rimetterla in piedi prossime allo zero.