LeBron James giocherà con il figlio: la scelta dei Lakers al draft Nba

La squadra di Los Angeles ha annunciato la selezione del cestista diciannovenne Bronny come 55ª scelta
LeBron James giocherà con il figlio: la scelta dei Lakers al draft Nba© EPA

Bronny James giocherà a fianco del padre LeBron. Giovedì 27 giugno, i Los Angeles Lakers hanno selezionato il cestista classe 2004 - compirà 20 anni il 6 ottobre -  come 55ª scelta nel DraftPer la prima volta nella storia della Nba, padre e figlio giocheranno nella stessa squadra. Per la stella del basket, che di anni ne ha 39, si tratta della 22ª stagione. Con 25 partite all'attivo con la maglia della University of Southern California, e una media di 4,8 punti, 2,8 rimbalzi e 2,1 assist a partita, Bronny James è reduce da una stagione che ha in parte deluso le aspettative. Complice anche l'arresto cardiaco che lo ha colpito a luglio prima della sua stagione da freshman. Il figlio d'arte è poi tornato in campo a dicembre. Sull'inedita coppia padre-figlio, è intervenuto anche l'ex presidente della Fip Dino Meneghin, che ai microfoni LaPress ha risposto in merito all'approdo di Bronny James ai Lakers, ricordando inoltre quando scelse di non giocare in squadra con il figlio Andrea (oro agli Europei 1999) pur avendone avuto l'occasione - in bacheca, l'ex cestista vanta 12 scudetti e 7 Coppe dei Campioni - .

Meneghin: "LeBron in squadra col figlio? Marketing"

"Mi avevano proposto, quando mio figlio Andrea aveva 16 anni, di farlo giocare a Varese, con la mia squadra, però lo trovavo molto difficile dal punto di vista psicologico - ha concluso Meneghin - . Sarebbe stato bellissimo giocare con lui ma vivendo qui in Italia secondo me ci sarebbe stata una pressione psicologica terribile. Per lui, verso di lui e contro di lui. Per cui ho preferito non farlo, per lasciarlo più tranquillo e più libero. Altrimenti i paragoni, i fischi o gli insulti magari a lui avrebbero dato fastidio. Per me sarebbe stato bellissimo, ci mancherebbe. Ho pensato però alle conseguenze insulti o dileggiamenti, giocando contro le altre squadre. Pertanto essendo un ragazzo di 16 anni ho pensato sarebbe stato troppo psicologicamente da affrontare per cui a malincuore ho dovuto rinunciare".

"Anche perchè così ha dimostrato sul campo che non giocava perchè era figlio mio ma perchè era bravo lui. La scelta di LeBron James con Bronny è bella. In America sono bravi, la vedo anche come una operazione commerciale. Sono felice per lui e per il figlio, speriamo che il ragazzo si comporti bene, che faccia vedere che sta lì non perchè si chiama con il nome del padre ma perchè è bravo assolutamente. Inevitabilmente nei suoi compagni di squadra e negli avversari lui viene visto come un protetto dal papà, un atto di nepotismo, lui gioca perchè è il figlio del padrone in sostanza. Ecco, non vorrei che succedesse questo, spero per lui che possa giocare bene. Mi ha sorpreso anche come siano riusciti a risolvere questo problema cardiaco per fortuna per lui. Al di là di tutto credo sia una cosa molto di marketing", ha concluso Meneghin.

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