MILANO – L'Emporio Armani interrompe il digiuno durato 20 anni, e vincendo la finale contro Avellino per 82-76 Milano si aggiudica la Coppa Italia. Rakim Sanders (17 punti) è l'MVP per acclamazione, dopo tre serate all'insegna della continuità, e qualità come impatto fisico e duttilità vengono sublimate nel match che assegna il trofeo. L'ex Sassari, MVP dell'ultima finale-scudetto, firma la giocata della partita, una palla rubata ad Acker con schiacciata: dal possibile -3, Avellino viene ricacciata a -7 (64-57) al 32', e la finale si conclude qui.
CERELLA BIONICO - Il secondo trofeo dell'era Armani è anche il trionfo di Jasmin Repesa, che non aveva mai vinto la Coppa Italia, con Fortitudo, Roma e Treviso, e può beneficiare a Milano di una fuoriserie per il campionato, che può tenere in tribuna Batista e Barac e può fare a meno dell'infortunato Alessandro Gentile, mentre Bruno Cerella stupisce tutti giocando 5 minuti meno di 48 ore dopo l'artroscopia al ginocchio. Applausi comunque ad Avellino, che per tre quarti resta in gara nonostante il pesante deficit a rimbalzo (47-37, 19 offensivi per Milano): nonostante i 25 di Nunnally, la squadra di Sacripanti perde l'imbattibilità nel 2016, e la striscia positiva si ferma dopo nove vittorie in fila, compreso il colpaccio in casa di Milano.
RIMBALZI – Di fronte agli 8.000 del Forum, Milano prova a stritolare la Sidigas conla difesa, e con Sanders e Jenkins arriva il 9-0 per il 12-4 dopo 3'30”. Cerella entra e aumenta l'energia, ma dopo un pessimo primo quarto – da 7 palle perse – inizia la gara di Avellino, con il 6-0 di Nunnally che dimezza il -12 (36-30). Acker fa addirittura -4 in avvio di ripresa (48-44) rispondendo a Macvan (14), e nonostante il 32-16 a rimbalzo, con nessun rimbalzo offensivo per gli irpini, Avellino è a contatto (60-55). Qui, però, Sanders firma la giocata della gara, rubando il pallone ad Acker e schiacciandolo, da qui nasce un 6-0 con McLean (15) che vale la fuga fino al 78-61. Qui, memore forse della rimonta subita 20 giorni fa dalla Sidigas, a Milano viene il braccino, con il 7-0 di Cervi per il -10 (78-68) del 38', a dare la sicurezza è così il canestro di McLean su assist di un Cinciarini (10) che ritrova fiducia e festeggia il suo primo trofeo in carriera.