La paura fa saltare le panchine. Anche quelle in apparenza solidissime, costruite con anni di lavoro importante. Ultimo caso, il quinto di una stagione nemmeno arrivata al giro di boa, quello di Demis Cavina. Proprio l’uomo scelto dalla Vanoli per ripartire dopo la retrocessione in A2 e capace di centrare subito il triplete (Supercoppa e Coppa Italia LNP più promozione) per poi cogliere la stagione scorsa una comoda salvezza, lanciando anche giocatori. Per esempio Denegri finalmente portato in A, s’è conquistato un contratto con il Derthona. Il fatto è che a questo livello e con le squadre costrette a continui rinnovamenti di stagione in stagione per ragione di bilancio non è detto che tutti i tasselli combacino a perfezione. A maggior ragione se, come nel caso della Vanoli, si è costretti a cambiare i perni italiani. Oltre a Denegeri, è partito Pecchia, Zanotti ha scelto la A2. E per ultimo poco tempo fa Eboua ha ricevuto e accettato l’offerta di Trapani. E così si è arrivati all’addio “doloroso” - lo è sempre nelle frasi di rito, fateci caso - in attesa di individuare il sostituto.
Brotto porterà miglioramenti?
La guida tecnica per ora è affidata a coach Pierluigi Brotto, che è stato giocatore della Vanoli e poi assistente allenatore nelle ultime 4 stagioni. Al suo fianco resta Carlo Campigotto. Una mossa necessaria? Porterà cambiamenti e soprattutto miglioramenti? Va detto che prima la vanoli aveva provato a cambiare organico, passando al 6+6 (che comporta anche una tassa in più) e l’ingaggio di un giocatore che la scorsa stagione a Pistoia era stato tra i migliori del campionato. Ma anche in questo caso non è detto che il tassello funzioni sempre allo stesso modo in diverso ambiente. E comunque a Pistoia la situazione, di per sé caotica, non è cambiata, tanto che è appena arrivato il terzo coach (cui aggiungere Della Rosa) della stagione. Vedremo se Okorn avrà la bacchetta magica. A Napoli ci sono segnali importanti con Valli, almeno da un punto di vista della mentalità. La società ha richiamato Pullen e Zubcic, importanti la scorsa stagione. Lì davvero qualcosa, forse, si era incrinato. A Scafati c’è Damiano Pilot, che è 1 vittoria e tre sconfitte come bilancio. Marcelo Nicola di conseguenza ha avuto un ruolino di 3 vittorie e 6 sconfitte. Certo, serve più tempo per giudicare. Ma non è che forse sono le squadre a essere riuscite non benissimo.
L'esempio dei Sacramento Kings
E non è che alcune società non si rendano conto dell’effettivo potenziale del gruppo, pur essendo a conoscenza del proprio budget? Nessuna di questa infatti e nella metà alta della classifica delle spese. Insomma, la sofferenza era prevista. E la scossa attraverso il cambio di panchina è un’usanza di filosofia e tradizione molto calcistica. Però è anche vero che l’uso si è insinuato ovunque sotto canestro. Ne è un esempio lampante il caso dei Sacramento Kings nella Nba. Che hanno esonerato Mike Brown, coach noto anche dalle nostre parti. Collega e amico di Ettore Messina. Ebbene Mike Brown nel 2023 aveva riportato i Kings ai plaoff e anche in alto in classifica. La squadra giocava in modo spumeggiante, aveva un piano per il futuro e aveva anche azzeccato le scelte al draft e negli scambi. Brown era stato votato allenatore dell’anno. Quest’anno ha sbagliato nell’ingaggiare il veterano DeMar DeRozan e proprio Brown ha pagato il conto per tutti. Con DeAaron Fox, il playmaker che vuole lasciare Sacramento per un top club, che ha pure detto: «In fondo continuerà a prendere lo stipendio»... Duro il mestiere dell’allenatore.