La poltrona per tre (club). E Trapani intriga

A due giornate dal giro di boa della Serie A si segnala che ormai 7 squadre sono sicure della Coppa Italia
La poltrona per tre (club). E Trapani intriga© CIAMILLO
A due giornate dal giro di boa della Serie A si segnala che ormai 7 squadre sono sicure della Coppa Italia. Milano e Tortona a quota 16 lo sono virtualmente, ma davvero non si capisce come possano perdere l’occasione. Trieste invece deve guardarsi da Sassari, Treviso e forse ma forse addirittura la Reyer, visto che i giuliani ci hanno perso. Resta la sensazione che questo campionato sia equilibrato, che Trapani si sia candidata a terza forza dietro le due di Eurolega (Milano e Virtus) e un po’ più avanti di Trento che ha energia, talento, un volto preciso, ma un organico meno profondo. Colpisce infatti che i siciliani siano passati sopra Reggio Emilia, una diretta concorrente da playoff, pur non avendo a disposizione Robinson. Sorprese non ce ne sono, perché se la Reyer non è nella posizione dove era attesa, lo deve anche e soprattutto ai tanti infortuni patiti. 

La novità Trapani

Trapani è la novità e lo sapevamo. Il patron e presidente Antonini esprime sempre la sua originalità e dona vivacità a un ambiente un po’ paludato. E dopo aver attaccato gli arbitri e dunque successivamente sostenuto la protesta in Eurolega del coach milanese Ettore Messina, ieri è tornato a parlare di lotta scudetto. Ha promesso già un top-player. E c’è chi sussurra che abbia offerto un contratto milionario a Danilo Gallinari. Che però aspetta ancora la Nba. Intanto ha riportato in panchina coach Repesa, che sta offrendo davvero bel gioco. Trapani sarà anche un’anomalia, ma merita di essere seguita anche in Coppa Italia. Comincia il 2025, stappiamo le bottiglie e guardiamo agli Europei. Che in campo maschile a nostro avviso dovrebbero essere quelli dell’inizio di un ciclo olimpico. Puntando apertamente sui giovani con un programma pluriennale, supportati da alcuni senatori esperti. Pensare sempre all’obiettivo immediato non crediamo che porti a nulla di diverso dal solito. Ma forse ci sbagliamo. Comincia il 2025 e seguiamo con attenzione una Serie A2 più combattuta che mai, però con pochi, pochissimi giovani protagonisti. Serve un progetto unitario. Lo ha detto anche il ct Pozzecco. 

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