Buona la prima per Dusko Ivanovic. Anzi, buonissima, come il gioco da 4 punti di Will Clyburn a -1”9 dalla sirena. Praticamente una citazione del canestro virtussino più famoso della storia, quello di Danilovic per la vittoria dello scudetto 1998. Sembrava stesse arrivando l’ennesima sconfitta allo sprint per la Virtus, e invece il canestro dall’arco di Clyburn di tabella e il seguente tiro libero a bersaglio hanno ribaltato la situazione. Il Baskonia non ha poi fatto di meglio che arrivare a un tiraccio da metà campo di Baldwin negli scampoli rimasti, lasciando sconsolato il parquet ai bianconeri festanti. «C’era bisogno di segnare da 3 - racconta Clyburn dopo il colpaccio - e questa giocata significa tantissimo per noi. Ringrazio anche i compagni che hanno avuto fiducia in me. Bisogna continuare a giocare così, partita dopo partita, azione dopo azione».
La gioia di Ivanovic
Ivanovic, dal canto suo, non nasconde che le cose siano andate davvero per il verso giusto. Se a Bologna all’insediamento aveva puntato il dito sulla malasorte che aveva colpito i bianconeri in tante occasioni, stavolta capovolge il giudizio: «Siamo stati molto fortunati. È un successo davvero importante per il futuro della squadra, che deve crederci sempre e combattere con fiducia e col carattere già dimostrato. Abbiamo avuto la giusta pazienza». Naturalmente sono contati moltissimo i 23 di Clyburn, la doppia doppia di Shengelia (16+10), la voglia di non arrendersi. Il Baskonia comunque le ha dato una grossa mano. Tutto si è risolto nell’ultimo quarto di gara. Rogkavopoulos aveva iniziato il suo show con una tripla da oltre 8 metri quando ancora mancavano 5’ alla sirena, ma già si trattava di un paniere dirimente. L’inerzia della gara stava prendendo con decisione la via dei baschi. Dopo un 70-70 raggiunto dalla Virtus, lo stesso Rogkavopoulos ne ha insaccata subito un’altra di quelle triple tagliagambe a -2’38”. Quando poi Clyburn ha pestato la linea di fondo a poco più di un minuto dalla fine sul -3 Virtus, Vitoria si è ritrovata letteralmente la partita in mano. Ma dei 10 liberi sbagliati lungo tutto il match, 6 li ha falliti nei 3’ conclusivi. Determinante poi l’1/2 di Rog a -4”5 dalla lunetta, che ha dato soltanto un altro +3 ai baschi, i quali peraltro già non avevano difeso con le unghie su Cordinier, Clyburn e Grazulis nelle azioni immediatamente precedenti. Così è arrivata la mazzata, ovvero i 4 punti del sorpasso insperato. Una cosa è sicura: nell’era Banchi vincere una gara del genere sarebbe stata un’impresa impossibile. In tutto ciò c’è però un’ombra. Un problema muscolare ha costretto Belinelli a guardare il match dal parterre. Il capitano sarà rivalutato oggi a Bologna per stabilire la gravità del danno.