Le ambizioni della Virtus Bologna
Che squadra è questa Virtus in cui tanto è cambiato? «Siamo una squadra nuova che cerca un’identità e ha tanto bisogno di crescere e di conoscersi sia in campo sia fuori. Avere 5 giocatori nuovi non è una cosa che si può risolvere in due giorni. Mi auguro si possa subito trovare la chiave giusta com’era successo l’anno scorso, quando fino a dicembre-gennaio eravamo un po’ la rivelazione soprattutto in Eurolega e abbiamo fatto risultati che nessuno avrebbe pensato. Quest’anno forse abbiamo più talento, più punti nelle mani, meno esperienza, però può essere positivo perché saremo più affamati soprattutto a livello di Eurolega».
Che stagione di coppa sarà per Belinelli e per la Virtus? «Bella domanda, se si potesse dire dove saremo tra 2-3 mesi sarebbe più semplice. Ci sono squadre che sulla carta vedi come imbattibili, ma poi bisogna anche essere realisti. Certo le big si sono rinforzate e hanno preso anche tanti giocatori dalla Nba, hanno una potenza economica importante. Alla fine, però parliamo di pallacanestro e l’anno scorso nessuno si aspettava che a gennaio fossimo secondi o terzi in classifica. Come sempre i conti si faranno alla fine. È importante che per noi si crei compattezza, unione, con tutti pronti ad andare nella stessa direzione e a competere per vincere, poi vedremo dove saremo. Io sono contento di essere capitano della Virtus e voglio continuare a dare il mio contributo».
Obiettivi? «In Eurolega sarebbe bello poter disputare i playoff, mentre in campionato ovviamente partiremo per provare a vincere sapendo che sarà una lotta dura».
La Serie A comincia sabato con Bologna ospite della neopromossa Trapani. Che torneo si aspetta? «Intanto troviamo una squadra pronta, forte, allenata da Repesa che conosco da una vita. Il campionato migliora anno dopo anno. Bisogna sempre partire da Milano e Bologna, ma ci sono squadre che si sono rinforzate: penso a Venezia, Tortona o Napoli, direi che il livello si è alzato. Sappiamo che non è facile giocare campionato ed Eurolega, perché ci sono tante partite da giocare e questa è una cosa che forse l’anno scorso abbiamo un po’ sottovalutato. Penso che la lezione che dobbiamo aver in mente è di non sottovalutare nessuno in nessuna partita, andare in campo con la giusta mentalità. Non è facile, nel nostro caso so che ci aiuterà la tifoseria di Bologna che è già carichissima. Personalmente non vedo l’ora di iniziare».