Grave lutto nel mondo della musica: si è spento questa mattina il cantautore siciliano Franco Battiato. Il decesso è avvenuto nella sua residenza di Milo, nell’ex castello della famiglia Moncada. Nato a Jonia il 23 marzo del 1945, ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità. A dare la notizia della sua scomparsa sono stati i familiari. I funerali avverranno in forma privata.
La carriera di Franco Battiato
Gli acciacchi degli ultimi anni, e anche una caduta dal palco poco prima dei suoi 70 anni nel 2015, li hanno resi difficili fino alla morte stamattina alle 5 nella sua casa di Milo. Ma per Franco Battiato erano passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l'altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma Diamoci del tu) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Una breve esperienza anche come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo burrascoso. Alcuni dei suoi brani sono entrati nella storia del costume, come Povera patria, uno dei più intensi ritratti del degrado del nostro Paese. E poi Fetus e Pollution negli anni '70, con i quali ha fatto scoprire all'Italia le risorse della musica elettronica e le concezioni più advanced del rock. Da precursore della musica elettronica, Battiato, che da molto tempo praticava quotidianamente la meditazione, era però un cultore di musica classica e sinfonica, che nei suoi racconti sembra essere praticamente l'unica musica che ascoltava. Tantissimi gli artisti con cui ha lavorato: da Claudio Baglioni ai CSI, da Enzo Avitabile a Pino Daniele, dai Bluvertigo a Tiziano Ferro, Celentano, Subsonica, Marta sui Tubi, senza contare il decisivo ruolo svolto nelle carriere di Alice e Giuni Russo.