ROMA - Il primo ministro Mario Draghi ha illustrato oggi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (pnrr),che dovrebbe essere inviato a Bruxelles il 30 aprile, nei minimi dettagli. Il premier ha sottolineato che sono tre gli obiettivi di questo piano: "Il primo con un orizzonte ravvicinato è riparare i danni della pandemia, che ci ha colpito più dei nostri vicini europei, il pil caduto è dell' 8,7, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell'occupazione. Le misure di sostegno hanno attutito l'impatto sociale ma questo si è sentito sulle fasce più deboli".
Draghi: "Pronti 248 miliardi"
Il premier si è soffermato sulla questione economica elencando la disponibilità e i futuri stanziamenti. Oltre al Pnrr da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche come la linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria e l'attraversamento di Vicenza relativo alla linea ad Alta Velocità Milano-Venezia. Queste le parole di Draghi: "È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell'ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro" .
Draghi: "22 miliardi sul lavoro"
Un altro aspetto sul quale il recovery plan andrà ad intervenire è quello del lavoro dove il premier ha elencato quali saranno gli interventi: "La quinta Missione è destinata alle politiche attive del lavoro e della formazione, all'inclusione sociale e alla coesione territoriale. I fondi destinati a questi obiettivi superano nel complesso i 22 miliardi. Ulteriori 7,3 miliardi di interventi beneficeranno delle risorse di React-Eu - aggiunge - sono introdotte misure a sostegno dell'imprenditorialità femminile e un sistema di certificazione della parità di genere che accompagni e incentivi le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il gap di genere".
Draghi: "Se cresce il Sud, cresce l'Italia"
Nel piano è evidenziato anche un focus da 82 miliardi al Mezzogiorno: "Si punta forte sul Sud perché la crescita del Mezzogiorno rappresenta l'altro aspetto prioritario trasversale al Piano. Il potenziale del sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili: se cresce il sud, cresce anche l'Italia" ha spiegato il premier.