L'Italia torna a tremare. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.6 nel mare Adriatico centrale, ad una profondità di 5 km. La scossa è stata registrata alle ore 14.47 ed è stata avvertita in Abruzzo, Molise e Puglia, in particolare nelle località della costa, soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Numerose le telefonate ai Vigili del Fuoco e le persone scese in strada in cerca di aiuto.
Terremoto, diverse scosse di assestamento
L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha poi registrato diverse scosse di assestamento. La prima intorno alle ore 15.00 di magnitudo 4.1 ad una profondità di 10 km, seguita da altre di entità più lievi. La prima scossa è stata avvertita distintamente in Abruzzo, Molise e Puglia. Le successive nelle Marche, in Basilicata e anche nei quartieri dell'area occidentale di Napoli, a Soccavo e Pianura, in alcune zone di Pozzuoli e nell'area flegrea e nella provincia di Isernia. Numerose le telefonate ai Vigili del Fuoco per chiedere informazioni, ma al momento nessuna segnalazione di danni.