TORINO - "Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino Covid che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto". Lo ha detto il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa dopo il taglio annunciato da Moderna che fa seguito a quelli di Pfizer e Astrazeneca. "Un italiano ogni 23 si è contagiato da inizio epidemia" - continua Arcuri - per oltre 2,5 milioni di casi. Ma grazie alle misure di contenimento la curva viene tenuta entro ambiti di non esplosività"
Arcuri: Obiettivo farmaci e vaccino italiani. ReiThera promettente
L 'obiettivo strategico" è quello di dare all'Italia una "rete di ricerca e sviluppo" migliore di quella precedente, in grado anche di arrivare a produrre "un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid". Lo dice il Commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri sottolineando che la scelta "autoctona" non significa che l'Italia non continuerà a sostenere un'azione comune europea. Quanto al vaccino di ReiThera, Arcuri ha ribadito che si tratta di un farmaco "molto promettente" e che sarà fatto "ogni sforzo affinché possa presentare il prima possibile l'autorizzazione in commercio". "Abbiamo capito sulla nostra pelle - ha aggiunto il Commissario - che un vaccino non basta scoprirlo, serve anche produrlo. E che le componenti e le infrastrutture per farlo, sono almeno importanti tanto quanto la scienza e la conoscenza necessari a scoprirlo". Per questo, il governo "sta lavorando, se il vaccino di Reithera smette di essere un candidato e diventi vaccino, affinché non si debba subire neanche un solo giorno di rallentamento perché non ci sono le componenti e le infrastrutture per produrlo nelle quantità che ci aspettiamo" .
Arcuri: Il vaccino non è bibita o merendina, consegnare dosi
"Il vaccino non è una bibita e neanche una merendina, il vaccino è l'unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno, non si può scherzare né voltarsi dall'altra parte quando si tratta della salute delle persone". Lo dice il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa tornando a chiedere alle case farmaceutiche di rispettare gli accordi. "Non si devono fare propaganda, annunci e promesse, si devono consegnare i vaccini che - aggiunge - i contratti prevedono debbano essere consegnati. La campagna di vaccinazione di massa? Difficile se non ci sono i vaccini. Il 20 gennaio abbiamo bandito la gara per i padiglioni temporanei (le Primule, ndr) per le vaccinazioni, il termine per la presentazione delle offerte è prorogato al 3 febbraio, come prorogati sono i termini per la realizzazione - ha spiegato - fino a quando potrà iniziare la campagna".