ROMA - "La situazione rimane difficile. Tutta l’Europa ha numeri in crescita, il virus continua a circolare dappertutto. Si lascia piegare, ma non si lascia sconfiggere". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato l'attuale situazione Coronavirus annunciando il decreto di Natale. L'Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Dopo giorni di discussioni, il governo ha varato la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio. "Tra i nostri esperti c’è preoccupazione che la curva possa avere un’impennata nel periodo natalizio".
Italia in zona rossa
Zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio, sarà vietato ogni spostamento tra le regioni. L’intero territorio nazionale sarà zona rossa nei giorni festivi e pre-festivi: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. La zona rossa contempla le seguenti misure: si esce da casa solo per lavoro, necessità e salute. "È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo".
I giorni della zona arancione
"L'intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio comune senza giustificarne il motivo”.
Negozi aperti fino alle 21
“Le chiese e i luoghi di culto saranno aperti fino alle 22, i negozi fino alle ore 21. Il Parlamento è stato chiaro, sono permessi gli spostamenti tra i Comuni con popolazione di meno di 5mila abitanti ma non verso i capoluoghi di provincia per evitare l'affollamento".
Sport e attività motoria
"Nei giorni natalizi da zona rossa sarà consentito fare "attività motoria nei pressi della propria abitazione e sportiva all'aperto in forma individuale”.
Le attività aperte e quelle chiuse
"Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri".
La data del vaccino
"Abbiamo davanti la fine di questo incubo, ci avviamo pur con misure restrittive al vaccine day del 27 dicembre in Italia e un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre. Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato: dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme. Non prevediamo obbligatorio il vaccino: lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento".
Limite alla circolazione
"Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione".
Ristoro per ristoranti e bar
"Siamo al fianco" degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. "Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar".
Scuola, possibile ripresa in presenza
"La pandemia ci sta insegnando, tra le lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire. Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c'è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio".