TORINO - Andrea Crisanti esprime le proprie perplessità circa l'impatto del vaccino nella lotta al Coronavirus. Nonostante dagli Stati Uniti (Pfizer) e dalla Russia (Sputnik V) arrivino notizie confortanti, il docente di Microbiologia e Microbiologia clinica all'università di Padova placa gli entusiasmi e a The Breakfast Club su Radio Capital chiarisce: "Il vaccino non può avere un impatto sull'epidemia di Covid-19 prima di 12 mesi. Verso ottobre-novembre 2021 vedremo dei veri cambiamenti". Poi sottolinea: "Il vaccino non può essere reso obbligatorio visto il meccanismo con il quale sarà messo in commercio".
Crisanti sul vaccino Pfizer: "Problemi logistici"
Parlando nello specifico del vaccino della Pfizer, Crisanti ammette: "È un barlume di luce, però bisogna guardarlo nei dettagli. C'è un problema logistico - osserva lo scienziato - perché ha bisogno di una catena del freddo a -80 gradi e la tecnologia per la conservazione in Italia non è disponibile nei punti di distribuzione, quindi farmacie e studi medici".
Vaccino, è Arcuri il responsabile della distribuzione: il governo accelera