Il pedale azzurro domina la scena europea

Nei giorni successivi alla conclusione del Giro d'Italia, non si fermano i successi azzurri nel ciclismo, esaltanti in apertura di prima pagina da Tuttosport del 15 luglio 1946. Nello stesso giorno, viene istituita la Commissione per la Costituzione
Il pedale azzurro domina la scena europea

Il pedale italiano, all'indomani della guerra, domina in tutta Europa. Nei giorni successivi alla conclusione del Giro d'Italia, infatti, non si fermano i successi azzurri nel ciclismo, esaltanti in apertura di prima pagina da Tuttosport del 15 luglio 1946. «La Ronde de France è di Bresci, secondo Bertocchi», il titolo principale. Con un eloquente sommario: «La Ronda degli italiani conclusa trionfalmente a Grenoble». Paese che vai, vittoria che trovi: «Bartali è maglia giallo-oro nel Giro di Svizzera», prosegue l'affresco delle due ruote a spasso per il continente. «Zanazzi domani e vince su Vietto la seconda tappa, superba prova di Bartali che conserva la maglia», si legge a proposito del trionfatore nella prima corsa rosa del dopoguerra.

Viene istituita la Commissione per la Costituzione

L'Assemblea Costituente – eletta il 2 giugno e riunita in prima seduta il 25 giugno – delibera il 15 luglio 1946 l'istituzione della Commissione per la Costituzione, composta da 75 deputati e per questo ribattezzata anche "Commissione dei 75". Si tratta di un organismo incaricato di elaborare e proporre il progetto di Costituzione e deferisce la nomina dei componenti della Commissione al Presidente dell'Assemblea, Giuseppe Saragat, il quale si impegna a seguire il criterio della proporzionalità dei gruppi dell'Assemblea. Il 19 luglio lo stesso Saragat legge l'elenco dei componenti della Commissione, che viene convocata per il giorno successivo, quando vengono eletti Meuccio Ruini nel ruolo di presidente, Umberto Tupini, Gustavo Ghidini e Umberto Terracini come vicepresidenti e Tomaso Perassi, Giuseppe Grassi e Francesco Marinaro in qualità di segretari.

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