Barassi diventa presidente della Figc all'unanimità

L'edizione del 18 maggio 1946 di Tuttosport dedica ampio risalto all'assemblea federale andata in scena il giorno prima a Firenze. Nello stesso giorno, nasce "Bisteccone" Galeazzi, un'istituzione nel mondo del giornalismo sportivo italiano
Barassi diventa presidente della Figc all'unanimità

Su Tuttosport del 18 maggio 1946, l'apertura è dedicata ad un editoriale da parte del direttore Renato Casalbore circa l'elezione nella giornata precedente di Barassi a presidente della Figc. «Questo primo convegno dei delegati delle società calcistiche italiane, convenuti a discutere liberamente i propri interessi dopo un lungo periodo di prigionia morale, dovremmo chiamarlo Assemblea Barassi – si legge sulle colonne del quotidiano di quel giorno –. Per il successo personale riportato dal nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per la devozione affettuosa e comprensiva da parte dei delegati dell'opera sua, per la felice impostazione o soluzione di ogni problema proposto all'assemblea secondo la falsariga e il concetto di Barassi. Raramente ho visto tanta concordia di consensi attribuita ad un uomo e un riconoscimento così pieno di un'attività intelligente spesa a vantaggio di un'opera di comune interesse».

Buon compleanno, "Bisteccone" Galeazzi!

Origini piemontesi, una laurea in Economia e un trascorso nell'ufficio marketing della Fiat, Giampiero Galeazzi - nato il 18 maggio 1946 - è uno dei giornalisti italiani più iconici della storia recente. Soprannominato “Bisteccone” per la sua mole, vanta una carriera da professionista nel canottaggio con titoli italiani nel 1967 e 1968 e una partecipazione ai Giochi di Città del Messico in quello stesso anno. Non ancora abbandonata l'avventura sportiva, fu assunto in Rai, dapprima in radio e quindi in televisione. Le sue prime trasmissioni sportive furono a Dribbling, La Domenica Sportiva e Mercoledì Sport. Fu subito assegnato alle telecronache del tennis e dell'amato canottaggio, del quale ha seguito le principali competizioni tra cui sei edizioni delle Olimpiadi. Nel 1986 svolse uno dei suoi pochi servizi giornalistici non sportivi all'incontro fra Gorbacev e Reagan a Reykjavik, dove si trovava per l'incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus. Nel 1996, invece, Pippo Baudo lo volle al 46º Festival di Sanremo, ma nell'immaginario comune resta legato a doppio filo a memorabili telecronache in occasione delle medaglie d'oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale nel 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000.

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