I quotidiani sportivi come quelli generalisti, il 7 maggio 1946, celebrano la magnifica settimana appena dipinta da un fuoriclasse del pedale del calibro di Gino Bartali. Fresco vincitore del Trofeo Matteotti, impegnativa classica andata in scena a Pescara su un selettivo percorso di quasi 300 chilometri, il toscano nella giornata precedente ha infatti bissato il trionfo giungendo a braccia alzate sotto il traguardo del Campionato Internazionale di Zurigo. Nonostante l'ampia ed agguerrita partecipazione di svizzeri, francesi e belgi, infatti, a dominare la scena sono stati Bartali e Coppi, con quest'ultimo ad infiammare la corsa fin dalla prima salita. L'efficace inseguimento da parte del futuro vincitore ha permesso ai due di ricongiungersi e di attaccare nuovamente insieme, giungendo in perfetto accordo fin sul rettilineo finale, con Bartali a garantirsi la vittoria grazie allo spunto veloce.
In Giappone nasce la Sony
Il nome deriva dall’incontro tra la parola latina sonus, quella inglese sunny e l’espressione del gergo giapponese Sonny Boys, che indica i giovani destinati a una veloce carriera: il 7 maggio 1946 l’ingegnere Masaru Ibuka e il fisico Akio Morita fondano la società che, una decina di anni dopo, avrebbe preso il nome di Sony. Al momento della sua nascita – il primo giorno i dipendenti sono 20 – il nome scelto è Tokyo Tsushin Kogyo K.K., ma i due fondatori ben presto si rendono conto che l’acronimo TTK potrebbe provocare confusione con la compagnia ferroviaria Tokyo Kyuko, chiamata TKK. Per questo la necessità di trovare un nuovo nome, una nuova parola che non esista in nessuna lingua, come quella derivata dalle tre parole di cui sopra. A partire dal 1955 la Sony si afferma come produttrice di radio, mentre a partire dagli anni ’70 inizia a fabbricare anche televisori e apparecchi audio ad alta fedeltà: oggi la Sony è anche proprietaria della Columbia Pictures, casa cinematografica statunitense, oltre a essere presente nel mercato televisivo e nell’industria discografica.