«L'Abruzzo s'addice a Bartali»: titola così Tuttosport del 4 maggio, in prima pagina, in un'edizione che punta i riflettori (anche) sulla stagione del ciclismo. Nell'articolo, infatti, viene celebrato il successo del toscano in occasione del celebre Trofeo Matteotti. «La Legnano ha tardato un tantino a mettersi in azione, quest'anno, ma, a quanto sembra, sta recuperando il terreno perduto e si concede persino dei bis. Infatti, dopo i successi in serie di Bini in corse su circuito e la superba vittoria di Ricci nella Milano-Mantova, ora è stata la volta di un altro verde-oliva, Bartali, l'atleta che maggiormente è nel cuore delle folle, il quale ha dominato il campo nel Trofeo Matteotti, svoltosi a Pescara. Il terreno di gara, lungo e severo, si prestava ottimamente alle possibilità del toscano, il quale, nonostante le 32 primavere, va, poco a poco ma sicuramente, migliorando di volta in volta».
Valerio Negrini, anima e fondatore dei Pooh
Nel 1971 ha ceduto la batteria a Stefano d’Orazio, per dedicarsi esclusivamente alla composizione dei testi. Ma al momento della fondazione del celebre gruppo dei Pooh lui era presente: Valerio Negrini, nato a Bologna il 4 maggio 1946, ha visto nascere il complesso di cui è stato non solo strumentista, ma in alcuni casi anche voce solista. Nel 1964, infatti, conobbe Mauro Bertoli e dal nulla crearono un gruppo, i Jaguars, destinato a diventare I Pooh nel febbraio di due anni dopo. Da grande paroliere, però, si dedicò sin da subito principalmente alla composizione dei testi insieme al suo partner più assiduo, Roby Facchinetti, con cui compose alcune centinaia di canzoni di cui molte di successo. Sposato con Paola Racca, era padre di tre figlie. È mancato nel gennaio del 2013: quattro anni dopo Facchinetti e Fogli hanno pubblicato l’album “Insieme” all’interno dei quali sono presenti quattro testi postumi di Negrini, “Strade”, “Le donne ci conoscono”, “Prima rosa della vita” e “E vanno via”.