Guglielmetti primo vincitore del Gran Premio Liberazione

La prima edizione della celebre classica riservata agli Under 23 è andata in scena a Roma il 25 aprile 1946. Nello stesso giorno, per la prima volta, l'anniversario della Liberazione ha assunto i connotati di festa nazionale
Guglielmetti primo vincitore del Gran Premio Liberazione© LAPRESSE

L'albo d'oro è stato inaugurato da Gustavo Guglielmetti, ma negli anni si sono imposti talenti destinati a lasciare il segno tra i professionisti come Bugno e Konysev, Bernucci e Trentin. Il Gran Premio Liberazione, corsa in linea romana riservata agli Under 23, è andata in scena per la prima volta il 25 aprile 1946. Ad imporsi, davanti a 50mila spettatori a bordo strada, proprio il 25enne tesserato per l'As Roma, pistard prima della guerra che infatti raccolse il successo in volata davanti a Rosati e Mazzella. «Tenevo gli occhi fissi sulla strada, perché temevo le buche lasciate in eredità dai bombardamenti», le sue prime parole dopo la vittoria, raccolte dai quotidiani dell'epoca. La gara, negli anni, ha acquisito una crescente considerazione, vuoi per una lista partenti sempre più prestigiosa e vuoi per un percorso mozzafiato: il circuito disegnato dagli organizzatori del Velo Club Primavera Ciclistica transita abitualmente per Porta Ardeatina e Porta San Paolo, lungo le Mura Aureliane e intorno alla Piramide Cestia.

La prima volta del 25 aprile in qualità di festa nazionale

L'istituzione del 25 aprile come giorno di festa nazionale risale al 1946, su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Il 22 aprile di quell'anno, infatti, il Re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d'Italia, emanò un decreto legislativo luogotenenziale che recitava: «A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale». Fu quella, insomma, la prima volta del 25 aprile come lo conosciamo tutti oggi. Ma è soltanto dal 27 maggio 1949, con l'entrata in vigore della legge 260 ("Disposizioni in materia di ricorrenze festive"), che è stata istituzionalizzata stabilmente quale festa nazionale: «Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti: [...] il 25 aprile, anniversario della liberazione», si legge nel documento ufficiale. È da allora che in tutte le città italiane vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria dell'evento e che, in particolare, si tiene il solenne omaggio da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato al sacello del Milite Ignoto.

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